Comunale, l’Olandese di Lyniv "Sogno concerti nei luoghi storici"

La prima all’EuropAuditorium. La direttrice: "Non mi spaventa. il trasferimento in Fiera:. affrontare le sfide è wagneriano"

Comunale, l’Olandese di Lyniv  "Sogno concerti nei luoghi storici"

Comunale, l’Olandese di Lyniv "Sogno concerti nei luoghi storici"

Alle 18 di questa sera, Oksana Lyniv alzerà la bacchetta per avviare la nuova stagione lirica del Comunale. È la terza volta che affronta L’olandese volante di Wagner, dopo il debutto a Barcellona (2017) e l’exploit nel tempio wagneriano di Bayreuth (2021). "Hanno previsto di affidarmi tutte le riprese di quello spettacolo nei quattro anni di repliche: un privilegio non scontato, al Festival di Bayreuth!", dice orgogliosa in un italiano sempre più fluente. "Non è dunque facile, per me, immaginare ora una lettura diversa per Bologna, nonostante le differenti situazioni ambientali. Però non mi spaventa il trasferimento alla Fiera: affrontare sempre nuove sfide è molto wagneriano, e l’EuropAuditorium – così lineare e senza ‘distrazioni’ architettoniche per lo spettatore – è più vicino alla concezione della sala teatrale di Wagner che non il teatro settecentesco con il circolo dei palchetti".

Alla domanda se preferisce questo Wagner giovanile ed esuberante o quello denso e riflessivo della maturità, risponde: "L’Olandese volante è la prima opera wagneriana che dirigo integralmente; delle altre ho affrontato finora solo le pagine principali in forma di concerto (come il primo atto della Valchiria lo scorso anno a Bologna). Ma se devo fidarmi di quanto dice Christian Thielemann, fra i massimi direttori wagneriani di oggi, l’Olandese è la più difficile da dirigere, perché pretende un cambio continuo di clima drammatico, di tempi musicali, di timbri e dinamiche: domato l’Olandese, Parsifal risulterà forse più facile!".

Nel frattempo, è questo il suo primo anno bolognese a tempo pieno: "Cinque opere e 4 concerti, davvero una grande opportunità per lavorare strettamente con l’orchestra. Ma il mio sogno è di essere più vicina alla città, impegnandomi in esecuzioni nei luoghi storici, quando a primavera si riempiranno di turisti. E poi concerti per le scuole, in cui proporre anche i passi più significativi di questo Olandese. Per invitare il pubblico a non perdere l’attuale produzione, ho intanto realizzato un documentario di 20 minuti in cui spiego come mi sono preparata a questo evento, fra studio di libri e visita ai luoghi storici: lo trovate sul canale YouTube del Comunale".

Marco Beghelli

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