Controlli anti-droga della polizia. Ispezioni in tre esercizi pubblici

Identificate anche una sessantina di persone. Gli agenti hanno ascoltato le testimonianze dei residenti

Controlli anti-droga della polizia. Ispezioni in tre esercizi pubblici

Controlli anti-droga della polizia. Ispezioni in tre esercizi pubblici

Continua l’attività della polizia sul territorio per il contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti. In particolare, nei giorni scorsi gli agenti (sono stati impegnati gli operatori dell’Ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico insieme a quelli del Reparto prevenzione crimine) hanno controllato la zona della Valsamoggia.

I poliziotti hanno identificato 65 persone, diciassette delle quali erano stranieri. Non solo, 22 soggetti erano già noti alle forze dell’ordine per precedenti. Due persone sono state rintracciate per la notifica di atti giudiziari. Gli agenti hanno poi provveduto a controllare anche tre attività commerciali presenti nella zona.

Un lavoro che non si è limitato al solo controllo del territorio, ma che ha permesso alle forze dell’ordine di interagire con giovani e anziani del posto al fine anche di ascoltare le voci di chi abita quest’area del Bolognese.

Un lavoro importante che le forze dell’ordine portano avanti per garantire la sicurezza della zona. Solo pochi giorni fa, in occasione del 25 aprile, i carabinieri hanno svolto diversi servizi di controllo. Nello specifico, a Bazzano i militari dell’Arma hanno arrestato un quarantacinquenne marocchino, senza fissa dimora e con precedenti, su cui pendeva un ordine di esecuzione per il trasferimento in carcere, dove dovrà scontare la pena residua di 5 anni e 4 mesi.

L’uomo era stato infatti condannato per reati relativi allo spaccio di sostanze stupefacenti, tutti commessi nell’arco di cinque anni, tra il 2013 e il 2018, proprio nel territorio della Valsamoggia.

Il secondo caso riguarda invece una trentacinquenne italiana residente in provincia che, sempre nella giornata di giovedì scorso, è stata arrestata dai carabinieri della stazione di Savigno. Anche per lei è stato disposto il trasferimento in carcere a Bologna dove dovrà scontare una pena residua di 3 anni e 8 mesi. La donna, già nota alle forze dell’ordine, era stata condannata per produzione e spaccio di sostanze stupefacenti. Reati che la spacciatrice aveva commesso quattro anni fa, nel 2020, sia in provincia di Bologna che a Forlì.

c.c.

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