Coronavirus Bologna, sposa positiva. Invitati alle nozze in quarantena

Il matrimonio celebrato in Appennino i primi di giugno: trentuno persone in isolamento

Una coppia di sposi che ha deciso di andare a nozze durante la Fase 2

Una coppia di sposi che ha deciso di andare a nozze durante la Fase 2

Bologna, 11 giugno 2020 - Il matrimonio in Fase 2 non ha portato bene. Trentuno persone sono in isolamento fiduciario dopo aver partecipato a una cerimonia celebrata in Appennino agli inizi di giugno, perché uno dei partecipanti è risultato positivo al Covid-19. E non un partecipante qualsiasi: la sposa, la protagonista assoluta della giornata. Foto, brindisi, congratulazioni forse non propriamente a distanza di sicurezza che hanno messo in allerta le Ausl di Bologna e del Veneto. Risultato: tutti i partecipanti al matrimonio sono finiti in quarantena.

Undici in provincia e venti in Veneto. La ragazza, infatti, è originaria di Treviso, ma da anni residente nel Bolognese e i suoi ospiti erano arrivati appositamente qui per lei. A comunicare la notizia, è stato ieri mattina il presidente della Regione Veneto Luca Zaia, nel quotidiano bollettino dei contagi.

Leggi anche: Il quadro nazionale - Invitato alle nozze positivo: tutti in isolamento Merkel e Macron: prepariamoci alla prossima pandemia - Studio Harvard: "A Wuhan epidemia già ad agosto" Gli ospiti, al momento, non hanno sintomi e non sono stati sottoposti a tampone, ma visto il rischio resteranno in isolamento per i consueti 14 giorni. La sposa, sottoposta a screening sul posto di lavoro qualche giorno dopo il matrimonio, è risultata positiva e il dipartimento di sanità pubblica dell’Ausl ha subito informato gli omologhi veneti.

Non è chiaro, quindi, se il giorno del matrimonio la ragazza fosse già infetta, ma per escludere la possibilità di contagi a catena è stata presa subito la precauzione sanitaria. Probabilmente, la sposa è uno dei cinque nuovi positivi comunicati nel bollettino quotidiano della Regione. Si tratta di due persone residenti in città, una a Budrio, una a Castenaso e una a Castel Maggiore.

In tutta l’Emilia-Romagna, su 7.793 tamponi effettuati, sono stati solo 24 i casi positivi emersi, di cui 21 asintomatici. Contestualmente, altre 1.783 persone sono state sottoposte a test sierologici, nell’ambito del progetto di screening portato avanti dalla Regione per ‘monitorare’ l’anadamento del virus. Un andamento tutto in discesa, anche se purtroppo ancora non si è arrivati a poter festeggiare la fine dei decessi: sette ancora in Emilia, uno a Bologna. La vittima è una signora di 98 anni, O. S., di Bologna. Sul fronte delle buone notizie, invece, migliora ogni giorno la salute dei pazienti contagiati: stando al bollettino di ieri, sono guarite altre quarantuno persone e adesso i casi ancora attivi della malattia nel Bolognese sono scesi a 449.

Il bilancio

Dall’inizio dell’epidemia, le persone che hanno contratto il Covid-19 tra Bologna e hinterland sono state 4.669 (3.732 gli asintomatici). I pazienti che purtroppo non sono riusciti a superare la malattia sono arrivati a 656, 329 donne e 327 uomini; sono morti 27 nelle terapie intensive, 213 in strutture socio-sanitarie, 198 in altri reparti dell’ospedale e 5 a casa. Le persone guarite sono arrivate a quota 3.460, con altri 104 pazienti dichiarati guariti clinicamente. Del totale dei contagiati, 2.269 sono residenti nel capoluogo; 715 nel distretto Pianura Est e 552 nel distretto Reno, Lavino, Samoggia. La maggior parte dei positivi sono donne: 2.581, a fronte di 2.088 uomini. Per quanto riguarda i casi ancora in corso, la maggior parte dei malati si sta curando in isolamento domiciliare (398 persone); altre 148 sono ricoverate in ospedale, ma soltanto sette sono ancora in terapia intensiva.

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