
’La misteriosa storia di Properzia scultrice’ dedicato all’artista bolognese
É stata l’unica scultrice donna nell’Europa del Cinquecento, l’unica artista a cui Giorgio Vasari ha dedicato una delle ’Vite’, nonchè la sola scultrice ammessa a lavorare alla decorazione di San Petronio a Bologna: gran parte della sua vita è ancora avvolta da mistero, e raccontare questa figura a bambini e ragazzi non è di certo semplice. A superare l’impresa sono state Brunella Torresin e Angelica Stefanelli, rispettivamente autrice e illustratrice di ’La misteriosa storia di Properzia scultrice’ (ed Minerva), trentesimo titolo della collana illustrata di racconti storici ’Fatterelli bolognesi’ curata da Tiziana Roversi, che verrà presentato oggi alle 17 alla libreria Giannino Stoppani.
"Il grande interrogativo che ci siamo poste in fase di realizzazione è stato come rendere una figura così complessa fruibile ai più piccoli. Per questo motivo il libro ha due protagoniste, Properzia e Lea, una bambina di 9 anni che indaga la sua storia" spiega Brunella Torresin. Maestra della scultura del marmo, come testimonia la formella in marmo di ’Giuseppe e la moglie di Putifarre’, sua opera più celebre conservata Museo di San Petronio, Properzia de’ Rossi è però anche autrice di miniature con motivi religiosi intagliate su noccioli di frutta: ne è un esempio lo ’Stemma della famiglia Grassi’ conservato al Museo Civico Medievale di Bologna. "Lea pone a Properzia interrogativi intelligenti e spesso divertenti, come farebbe una ragazza della sua età – continua Torresin – ad un certo punto la provoca un po’: ’É vero che sei la prima scultrice riconosciuta in Europa, ma sei l’unica donna… è facile così no?’ Questo diventa spunto per raccontare la condizione della donna nel Cinquecento, e una spiegazione della ragione per cui Properzia abbia dovuto lottare tanto per essere scultrice". Le illustrazioni di Angelica Stefanelli, giovane formata all’Accademia di Belle arti, seguono il filone narrativo: sono semplici, divertenti, e piene di ironia, rendendo il racconto ancora più adeguato ai ragazzi.
Alice Pavarotti