Covid, punto tamponi all’aeroporto di Bologna: ecco quando si parte

Passeggeri in arrivo dalla Cina con scali intermedi, ultimi incontri per l’allestimento dell’organizzazione

Covid,  punto tamponi all’aeroporto (foto archivio)

Covid, punto tamponi all’aeroporto (foto archivio)

Bologna, 30 dicembre 2022 – La macchina organizzativa è già partita e si susseguono le riunioni per i tamponi anti Covid ai passeggeri in arrivo dalla Cina: ieri incontro tra la Regione i Dipartimenti di sanità pubblica delle Ausl, oggi un altro appuntamento a cui si uniranno, tra gli altri, anche i rappresentanti del Marconi e dell’Usmaf, l’Ufficio di sanità marittima, aerea e di frontiera.

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Aeroporto di Bologna, punto tamponi covid per i passeggeri dalla Cina

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"In Emilia-Romagna non abbiamo voli diretti da e per la Cina – sottolinea Raffaele Donini, assessore regionale alle Politiche per la salute –, ma dovremo occuparci dei passeggeri in arrivo con le cosiddette triangolazioni internazionali, ossia di coloro che hanno fatto scalo in altro aeroporto. Allestiamo al Marconi un punto tamponi e ho dato mandato di aprirlo nelle prossime ore, già oggi o al più tardi domani. In caso di esito positivo al tampone, le persone trascorreranno l’isolamento nella loro abitazione se vivono in città o nel raggio di 300 chilometri. Chi non può stare a domicilio sarà ospitato nel Covid hotel allestito a Imola". Donini è rassicurato da una buona notizia. "Ho parlato con Guido Bertolaso, il mio collega della Lombardia – spiega – e mi ha riferito che dai loro sequenziamenti sembra che non ci siano altre varianti oltre a Omicron".

Al punto tamponi dell’aeroporto sarà presente l’Azienda Usl. L’elenco dei passeggeri da sottoporre allo screening sarà fornito alla Regione dall’Usmf e poi i nomi saranno trasmessi all’Ausl. "Se il tampone antigenico rapido fatto in aeroporto risulta positivo, subito dopo ne viene fatto un altro per il test molecolare, che per il territorio di Bologna e della città metropolitana viene inviato a noi, ossia al Crrem, Centro di riferimento regionale per le emergenze microbiologiche, dove eseguiremo il sequenziamento del virus", precisa Tiziana Lazzarotto, direttrice della Microbiologia del Sant’Orsola. Siamo già pronti a iniziare e domani (oggi, ndr) riceverò le ultime indicazioni dal Dipartimento di sanità pubblica. Nella nostra attività, che prevede l’analisi per il Covid di circa 500 campioni al giorno, rientrano anche 50 sequenziamenti a settimana di campioni positivi a carico virale alto, scelti a caso. E ora aggiungeremo anche gli eventuali campioni positivi dei passeggeri in arrivo dalla Cina".

Nel nostro territorio, come nel resto d’Italia, "abbiamo solo circolazione della variante Omicron – assicura la professoressa – però prestiamo molta attenzione ai sotto-lignaggi di Omicron BA.5: oggi BQ.1.1, detto Cerberus, è il più frequente. I vaccini che abbiamo ricevuto ci proteggono ancora oggi dalla malattia. Infine, abbiamo registrato una bassa circolazione, di poco superiore all’8%, di un altro sotto-lignaggio di Omicron BA5, noto come BF.7.n o Minotauro. Adesso è quello che ha una significativa circolazione in Cina, a quanto si apprende. E visto che è presente anche da noi, come in altri paesi Europei, al momento sembra non destare particolari preoccupazioni. Il sequenziamento è volto a scoprire l’eventuale arrivo di varianti diverse rispetto a quelle già conosciute". Dai test del laboratorio emerge che "la circolazione dell’influenza A è ancora alta, ma stabile, invece sta aumentando il virus respiratorio sinciziale negli anziani, tra di loro individuiamo polmoniti per influenza e qualche caso di Covid", conclude Lazzarotto.

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