Crisi, il metalmeccanico tiene "Ma resta alto l’allarme salari"

I sindacati: "Servono aumenti in busta, pronti a scioperare"

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L’aumento dei costi di energia e materie prime non sta mettendo in crisi il comparto metalmeccanico bolognese dove, dal 22 agosto, sono solo 20 le aziende che hanno fatto ricorso alla Cassa integrazione ordinaria per 634 lavoratori (meno dell’1% del totale). A fare il punto, Michele Bulgarelli (foto) segretario Fiom-Cgil, Massimo Mazzeo, segretario Fim-Cisl e Daniele Valentini, coordinatore regionale Uilm. "Si registra – dice Bulgarelli – una maggiore richiesta di straordinari". Se la crisi energetica non sta impattando sul settore metalmeccanico, lo sta facendo sul salario dei lavoratori e le tre sigle lanciano un avvertimento alle aziende: "Preparatevi alla richiesta di importanti aumenti salariali, perché l’inflazione ha eroso il potere d’acquisto ottenuto con i contratti integrativi già firmati".

"Le aziende in questi anni hanno fatto buoni profitti, anche durante il Covid", precisa Bulgarelli che sottolinea: "Per ottenere gli aumenti è fondamentale l’apporto dei lavoratori: devono essere pronti a mobilitarsi e scioperare". Si prefigura, insomma, un autunno caldo sul fronte contratti, anche perché, da qui a fine anno, scadranno quelli di colossi come Ducati, Lamborghini e Gd. "Per mantenere produttività e occupazione dovremo puntare su welfare, conciliazione vita-lavoro e salari, su cui non siamo più disposti a tirare il freno a mano", così Valentini. Un’altra rivendicazione sarà "l’integrazione economica qualora ci fossero ricorsi ad ammortizzatori e un aumento dei massimali". Attualmente, il massimale per la cassa integrazione è di 1.222 euro lordi. "Si traducono in 750 netti – sottolinea ancora –: è impensabile possano bastare". Intanto alcune aziende, soprattutto in Appennino, stanno modificando i turni per economizzare sui costi energetici. Come "la Pietro Galliani Brazing di Vergato – spiega Mazzeo – che lavorerà solo pomeriggio e notte. Una riorganizzazione che può creare disagi ai lavoratori. La rimodulazione dei turni sarà su base volontaria".

Paola Benedetta Manca

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