
Yuzuki Asako, scrittrice giapponese classe 1981, autrice di ’Butter’
Rika è una giornalista in una rivista maschile. È l’unica donna nel suo posto di lavoro e spesso viene trattata come una segretaria, quando non peggio. Per cercare di farsi strada lavora giorno e notte e tutto ciò che riesce a cucinare quando la sera torna tardi a casa è un ramen preconfezionato. Da tempo però un pensiero la assilla: vuole intervistare Manako Kajii, la cuoca gourmet accusata di aver assassinato gli uomini d’affari con i quali si intratteneva, dopo aver cucinato per loro.
Ecco la trama intrigante del romanzo ’Butter’ di Yuzuki Asako, scritto nel 2017 dalla scrittrice tokyota classe 1981 e divenuto un cult, ma tradotto in Italia solo nel 2024, da Bruno Forzan per Harper Collins. Il romanzo ispirato al vero caso di cronaca della truffatrice e serial killer ’The Konkatsu Killer’, sarà protagonista oggi alle 18 in Salaborsa del nuovo appuntamento di ’Giallo Giappone’, rassegna nata dalla collaborazione tra l’associazione culturale Takamori e NipPop che poi si concluderà il 14 maggio con ’La sosia’ di Aoyama Nanae, tradotto da Rebecca Suter per Rizzoli un anno fa. Altro giallo, altra scrittrice classe 1983 con un romanzo a metà strada tra le atmosfere oniriche e surreali di Murakami e il thriller.
Il plot di Butter, mostra invece una passione per un grande sodalizio tra cucina e suspence, intrigante sin dai tempi di Nero Wolfe di Rex Stout, e gli incontri tra la giornalista e la cuoca gourmet in carcere, sono più delle masterclass di cucina che un’indagine giornalistica.
"Le radici della detective fiction giapponese – raccontano gli attivisti dell’associazione Takamori, nata a Bologna – affondano nel poliziesco di matrice anglo-americana, che approda in Giappone nel 1887 con la pubblicazione a puntate su uno dei quotidiani più letti del paese, lo Yomiuri shinbun, dei primi racconti di Poe, seguiti a breve da quelli di Conan Doyle". E proseguono: "A segnarne la rinascita nel dopoguerra è Matsumoto Seicho, la cui interpretazione della fiction poliziesca, influenzata dall’hard boiled, sfocia in un sotto-genere nuovo, la ‘scuola sociale’, realistica nell’approccio e nell’attenzione alle motivazioni psicologiche dei personaggi e al contesto sociale".
In anni recenti il noir made in Japan ha conquistato un’ampia popolarità fuori dai confini dell’arcipelago, dal Sudest asiatico agli Usa e all’Italia. "Per la nostra rassegna – concludono – abbiamo selezionato alcune delle opere più significative, spaziando dai primi del Novecento al Terzo Millennio, per parlare di letteratura, d’arte, ma anche delle trasformazioni e delle lacerazioni di un Paese considerato un simbolo della modernità e post-modernità".
Benedetta Cucci