Danni al Fermi e al Galvani Raccolta fondi dei liceali

L’iniziativa online è stata avviata per le conseguenze dell’occupazione. Una scuola sta sfiorando i 3mila euro, l’altra punta ad arrivare a 4mila .

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di Federica Gieri Samoggia

Chi rompe, paga. Così i liceali del Fermi e del Galvani, i cui istituti sono stati danneggiati durante le occupazioni di marzo, hanno avviato una raccolta fondi per rifondere i danni; il tutto on line attraverso la piattaforma GoFundme. Da notare che i due presidi, Aurelio Alaimo del Galvani e Fulvio Buonomo del Fermi, erano stati tanto chiari quanto irremovibili: la scuola non sborsa un euro per sistemare ciò che è stato spaccato durante la protesta. A colpi di colazioni e donazioni sostanziose, il Fermi sta per tagliare il traguardo dei 3mila euro necessari per pagare il conto: sono infatti ben 2.840 gli euro già raccolti. Nel cassetto i galvanini ne hanno già 1.200 grazie all’interessamento sia degli studenti coinvolti nell’occupazione, sia dei rappresentanti degli studenti. On line, invece, sono fermi a quota 235. Obiettivo: 4mila euro a fronte di 5.051,20 euro di danneggiamenti. Di questi 4.770,20 euro in quota all’edilizia e 281 euro per attrezzature sportive e informatiche sottrattedanneggiate.

Una prima stima della Città metropolitana, padrona di casa delle superiori, parlava di 12 porte danneggiate e lavori edili da eseguire per un ammontare di circa 12mila euro. Un’occupazione, quella del Galvani, il cui bilancio materiale, scriveva il preside in una circolare a conclusione della settimana di stop alle lezioni, "è desolante. I problemi più gravi si sono verificati sul piano della sicurezza, malgrado i contatti tenuti ogni giorno con gli occupanti proprio su questo tema". Ai problemi materiali, sottolineava Alaimo, "si aggiunge la ’ferita’ che è stata inferta alla scuola nel suo insieme, con il rifiuto del dialogo, la prevaricazione, le critiche unilaterali. Certo è bene che la scuola sia consapevole di tutto questo".

Tuttavia, "ora il nostro impegno deve essere un altro: creare le condizioni per una ripresa serena dell’attività didattica e di un dialogo costruttivo".

Tornando al Fermi, sulla piattaforma per la raccolta donazioni, i rappresentanti degli studenti ricordano come "durante l’occupazione noi studenti ci siamo impegnati a fondo, nel tentativo di tenere sotto controllo e in sicurezza la scuola e gli studenti al suo interno. Così è stato; tuttavia, nonostante tutti i nostri sforzi, sono stati arrecati diversi danni. Noi studenti ci prendiamo piena responsabilità di ciò che è avvenuto durante quella settimana a scuola". Per questo "ci occuperemo di risarcire i danni; quindi invitiamo gli studenti, soprattutto chi ha partecipato e creduto al nostro atto di protesta a fare una donazione. Saremmo altrettanto grati a chiunque altro voglia supportare la nostra causa o sia interessato ad aiutarci".

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