Davide Ferrerio, lo sfogo del fratello Alessandro: "Un mostro ha ucciso il mio fratellino"

Dopo la concessione del rito abbreviato all’autore del pestaggio: "Ma Davide non si sveglierà mai più, è come se gli avesse tolto la vita" Le condizioni del ventunenne in coma si stanno aggravando

Davide Ferrerio (dietro) insieme al fratello maggiore Alessandro

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Bologna, 5 aprile 2023 – Una lunga lettera affidata ai social network, uno sfogo dedicato da Alessandro Ferrerio, 27 anni, al fratello minore Davide, 21, che dall’11 agosto scorso è in coma irreversibile dopo il brutale pestaggio subito per un tragico scambio di persona mentre era in vacanza dai nonni a Crotone.

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Per quelle botte sferrate con crudeltà sono ora a processo cinque persone, fra cui l’autore del pestaggio, il ventiduenne Nicolò Passalacqua, che proprio ieri l’altro ha ottenuto dal gup crotonese di affrontare il processo per tentato omicidio con rito abbreviato, che prevede cioè lo sconto di un terzo della pena. Rischia così, al massimo, una condanna a poco più di dieci anni.

Con lui sono indagate per concorso anomalo in tentato omicidio altre quattro persone: la sua amica all’epoca diciassettenne, per cui proprio oggi inizia il processo in abbreviato davanti al tribunale dei minori; la madre quarantaduenne di quest’ultima e il suo compagno, Andrej Gaju, 34 anni; e il reale destinatario della presunta "spedizione punitiva" del gruppo, il trentunenne Alessandro Curto, che depistò Passalacqua indirizzandone la furia (non è chiaro se consapevolmente o meno) verso Davide, per cui il processo comincia il 17 aprile.

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A leggere la lettera, tra i singhiozzi, è Giuseppina Orlando, la mamma di Davide, che non si dà pace per il destino del figlio di appena 21 anni. Scrive Alessandro: "Rito abbreviato concesso al mostro. Ad aprile (la prossima udienza è già stata fissata per il 21, ndr ) avrà pure la possibilità di parlare, raccontare i fatti, anche se c’è poco da raccontare: parlano i video, senza necessità di aggiungere altro. ’È un suo diritto il rito abbreviato’, dice la giustizia. Ma mio fratello da quella maledetta sera non si è mai più ripreso e mai più si riprenderà. Quello era consapevole del fatto che colpendolo con quella brutalità gli avrebbe causato lesioni mortali. Ma comunque ’è un suo diritto’. Io mi chiedo quali diritti si possano concedere a uno che a soli 21 anni si macchia di un omicidio per difendere l’onore della sua amica e senza accertarsi di chi abbia di fronte lo colpisce a morte".

Prosegue: "Questo soggetto tra poco più di due settimane saprà quando potrà tornare alla vita normale. Ma intanto dove sarà Davide? Fra dieci anni, dove sarà il mio amato fratellino? C’è chi mi dice ’tranquillo, è tra le braccia di Dio’. Beh, non posso pensare che a soli vent’anni Davide sia tra le braccia di Dio, perché qualcuno si è arrogato il diritto di togliergli la vita. Nessuno potrà ridarci il Davide di prima, un ragazzo atletico, sensibile, generoso. Come fratello io chiedo giustizia. Per il mio amato fratellino, troppo giovane per volare in ciel o". Davide, i medici l’hanno reso ben chiaro, non si sveglierà mai più.

Un dolore che devasta mamma Giusy, la quale vorrebbe un interessamento delle istituzioni sul processo a Crotone. "Le condizioni di Davide peggiorano a vista d’occhio. Quel mostro dovrebbe patire il calvario che stiamo affrontando noi. Mio figlio era solo un ragazzino al mare. Neanche il mare gli ha lasciato il tempo di vedere. Neanche il mare".

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