Quale futuro per l’area ex Grimeca di San Lazzaro su via Remigia? Questa la domanda che, da tempo, si pone il consigliere di opposizione Fratelli d’Italia Alessandro Sangiorgi.
"All’ex Grimeca siamo di nuovo punto e a capo? Dopo alcune segnalazioni pervenute dai cittadini che segnalavano l’apertura di un cancello dell’ex Grimeca (azienda tuttora in concordato preventivo e stabilimenti chiusi in via Remigia), ho deciso di andare a vedere personalmente al fine di verificare le suddette segnalazioni" ha dichiarato il consigliere Sangiorgi.
"A distanza di tre anni da una situazione analoga ho potuto verificare sul posto sia che un cancello risulta stabilmente aperto, cosa che consente l’accesso a chicchessia, sia che vi è una piccola porzione di mura di cinta sul viale Aldo Moro addirittura abbattuta. Ancora una volta non posso sapere se qualcuno sia entrato abusivamente nell’area, ma ciò che ho visto di questi tempi non è certamente un bel segnale, anzi".
Il consigliere, dunque, chiude e attacca: "Ho trasmesso la documentazione fotografica alle autorità competenti affinché effettuino tutte le verifiche del caso e richiedano la messa in sicurezza dello stabile in modo da garantire che nessuno possa pericolosamente entrare negli stabili oramai abbandonati da tempo. Una situazione del genere non è né tollerabile né accettabile nella nostra città".
La sindaca Isabella Conti ha così replicato al consigliere di Fratelli d’Italia: "L’amministrazione di San Lazzaro negli ultimi cinque anni non ha mai smesso di dedicare tempo e attenzione al sito ex Grimeca. Come Comune abbiamo ricevuto menzioni e siamo stati assunti a esempio italiano per le procedura di bonifica dell’amianto, cosa che ha permesso di mettere finalmente in sicurezza la salute pubblica dei residenti e dell’area".
"Per entrambi i siti inoltre, grazie a politiche di stop al consumo di suolo e di incentivi alla rigenerazione urbana, sono state presentate proposte di demolizione e ricostruzione che cambieranno il volto delle frazioni di Idice e Cicogna – prosegue la prima cittadina –.L’amministrazione sta incontrando diverse cordate di imprenditori interessati al sito che devono concordare il prezzo per l’intera area con il curatore. L’area, privata, in alcune circostanze recenti è stata violata da sconosciuti che hanno lasciato aperto un cancello. Torneremo nuovamente e provvederemo a reiterare alla proprietà una diffida di ripristino e messa in sicurezza dell’accesso aperto. Mi compiaccio, a fronte della situazione di partenza drammatica, e ritengo un successo personale che oggi il problema sollevato sia relativo a un cancello incustodito e non al problema sanitario o allo stato di inerzia protratto fino all’intervento di questa giunta".
Zoe Pederzini