Imprenditrice, europarlamentare per 10 anni, moglie dell’ex premier svedese Carl Bildt, una tra le poche italiane nella ‘lista nera’ di Putin per l’impegno verso i diritti e la pace. Anna Maria Corazza è candidata al Senato con +Europa, capolista nel collegio plurinominale dell’Emilia-Romagna. Ci racconti.
"Scendo in campo perché il momento è dei più difficili e c’è bisogno di una battaglia nobile per i valori e le libertà civili. La politica in Italia è esercitata da marziani".
Troppo distante da quella estera?
"I politici, tra uno slogan e l’altro, promettono tutto a tutti. Penso che gli italiani abbiano bisogno di risposte concrete: io porto il grido d’allarme di imprenditori, artigiani, donne, per una politica seria e responsabile, che faccia l’interesse generale e non persegua quello individuale".
Porta la cultura politica svedese?
"Penso che la politica debba essere al servizio del cittadino. Non faccio riferimento a un politico in particolare, ma capisco quel 30-40% di italiani che non sa ancora chi votare. La posta in gioco è altissima e vedo pericoli molto pesanti".
Di quali rischi parla?
"C’è bisogno di un ancoraggio fermo all’Europa, la politica europea ha un ruolo centrale. Avevamo un primo ministro con la massimo credibilità a Bruxelles (Draghi, ndr), ora rischiamo di essere governati da persone impresentabili. Perché se sei amico di Putin, Orban o Le Pen, l’obiettivo è destabilizzare l’Europa. E l’Italia ha bisogno come il pane dell’Unione Europea. Giorgia Meloni ha ribadito di essere anti europeista, o euroscettica: questo non è accettabile".
I bolognesi dovrebbero votarla?
"Sì, perché è una battaglia che riguarda la quotidianità di tutti. La destra è contro le efficaci sanzioni imposte alla Russa, contro un tetto al prezzo del gas. E questo riguarda ogni cittadino".
Francesco Moroni
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