Discarica abusiva in cortile. Denunciate due persone

La Polizia locale ha scoperto una trentina di auto, bombole e rifiuti pericolosi. Sequestrata l’area. Nei guai un uomo di 64 anni e una donna di 77 anni .

Discarica abusiva in cortile. Denunciate due persone

Discarica abusiva in cortile. Denunciate due persone

Un cortile come officina e poi diventato una discarica abusiva con automobili, altri mezzi in stato di abbandono, batterie esauste, pneumatici e vari tipi di rifiuti anche tossici. E’ stata scoperta dalla polizia locale dell’Unione Reno Galliera una discarica abusiva a Castel Maggiore con il bilancio di due persone denunciate, un uomo di 64 anni e una donna di 77 anni e il sequestro dell’area tramutata in discarica. Nei giorni scorsi, assieme alla polizia locale della Città metropolitana di Bologna, ed a tecnici di Arpe, la polizia locale dell’Unione Reno Galliera ha eseguito un accertamento congiunto su un’area privata nella località di campagna "Sabbiuno" di Castel Maggiore. In questa area, e nella fattispecie nel cortile di pertinenza di una abitazione, era stata notata la presenza di un numero rilevante di veicoli depositati all’aperto in stato di abbandono.

Messo a segno il blitz, sul posto sono stati effettivamente rinvenuti una trentina di veicoli ormai fuori uso, tra motocicli, autovetture ed autocarri, ed una quantità ingente di rifiuti di vario genere, anche pericolosi; tra i quali una cinquantina di batterie al piombo, una trentina di bombole di gpl e metano, un centinaio di pneumatici, diversi imballaggi contenenti residui di sostanze pericolose, liquidi oleosi; oltre a parti di carrozzerie, componenti meccaniche e altre dettagli in plastica di veicoli, vetro e metallo. Il tutto depositato in modo disordinato nell’intero cortile dell’edificio ed in evidente stato di abbandono.

"Vista la tipologia e la quantità di quanto rinvenuto – spiega Massimiliano Galloni, comandante della polizia locale Reno Galliera - sono stati denunciati, in concorso tra loro, per il reato di abbandono e deposito di rifiuti, anche pericolosi, una donna ed un uomo, rispettivamente di 77 e 64 anni: la prima in quanto residente nel luogo del deposito e detentrice dell’area; mentre l’uomo quale autore materiale dell’abbandono e del deposito dei rifiuti".

Da quanto è emerso dalle indagini pare infatti che quattro anni fa il 64enne avesse iniziato a recuperare e a depositare nell’area, nella disponibilità della settantasettenne, alcuni veicoli di amici e conoscenti. Lo scopo era quello di effettuare piccoli lavori di riparazione, a titolo di passatempo. Tuttavia con il passare degli anni il numero di veicoli depositati è aumentato considerevolmente, così come i pezzi che l’improvvisato meccanico smontava e lasciava sul terreno. E la situazione è finita, di fatto, fuori controllo.

"Ora – aggiunge Galloni -, i responsabili dovranno provvedere alla rimozione, allo smaltimento dei rifiuti e alla bonifica dell’area. Il cortile nel frattempo è stato sottoposto a sequestro giudiziario".

p. l. t.

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