NICOLETTA TEMPERA
Cronaca

Disservizio internet post-alluvione: negozianti e residenti di via Guerrini senza linea da due mesi

La denuncia della parrucchiera Raffaella Rumolo e degli altri commercianti: “Hanno rotto un cavo di internet, non possiamo più usare nemmeno i pos”

Raffaella Rumolo con due commercianti

Raffaella Rumolo con due commercianti

Bologna, 14 dicembre 2024 – Subito dopo l’alluvione, internet, in via Olindo Guerrini, ha smesso di funzionare. E ancora, a quasi due mesi da quei fatti, i negozianti e i residenti di quella strada, traversa di via Andrea Costa, sono senza linea. "E non è un problema di poco conto, visto che senza internet non funzionano neppure i pos", spiega Raffaella Rumolo, titolare del salone di parrucchiera ‘Seducta’, che da due mesi deve anche giustificarsi con le clienti.

"Quando dico loro che non posso accettare pagamenti elettronici, alcuni mi guardano come se fossi un evasore fiscale: non solo qui siamo vittime di un disservizio da mesi, ma passiamo anche da chi vuol approfittarsi". La situazione, come spiega la negoziante, è comune a tutte le attività di via Guerrini e anche alle abitazioni: "Subito dopo l’alluvione – spiega – sono stati fatti dei lavori nella strada: devono aver rotto qualche cavo, perché da quel momento la linea ha smesso di funzionare". E in questi due mesi niente è stato risolto: "Abbiamo chiamato tutte le società della telefonia: scaricano ognuna la responsabilità su altri. Dicono che interverranno e invece poi non fanno nulla. Noi siamo in grande difficoltà, perché ormai internet è uno strumento fondamentale di lavoro. Non solo, come dicevo, per la questione dei pagamenti elettronici, ma anche perché noi, entro l’11 del mese dobbiamo dare comunicazione all’Agenzia delle Entrate della cassa. Senza rete non si può fare, siamo costretti a contattare un operatore perché venga e faccia lui l’operazione. Un caos".

Come Raffaella, anche i titolari dei diversi negozi della strada hanno più volte contattato le società di telefonia, senza risultati. "Una residente ha anche scritto al Comune, al sindaco", dice ancora la parrucchiera, che intanto è anche preoccupata per l’aspetto della sicurezza: "Non mi piace per niente uscire la sera dal negozio con l’incasso: ho già subìto un furto e sinceramente non vorrei subire una rapina – dice –. Davvero non sappiamo a che santo appellarci: è quasi Natale, questa situazione ci fa anche perdere potenziali clienti. Ma è possibile che in altri paesi in due mesi si costruiscano autostrade e in Italia non si riesca a sistemare un cavo di internet?"