Bologna, in 500 pronti a donare il midollo ad Alex

La risposta dei bolognesi all’appello dell’Admo per il piccolo malato

Il piccolo Alex

Il piccolo Alex

Bologna, 28 ottobre 2018 - La generosità dei bolognesi sembra non avere confini: sono già oltre 500 le persone che hanno scritto via email o hanno telefonato all’Admo: una corsa contro il tempo per trovare un donatore di midollo osseo che possa salvare Alex, un anno e mezzo, figlio di italiani residenti a Londra, colpito da Hlh, malattia genetica rara, e ora in attesa di trapianto.

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«Il nostro lavoro in questi giorni è frenetico – spiega Rita Malavolta, presidente nazionale e regionale dell’Admo – e abbiamo lanciato un appello non solo ai 400 soci attivi dell’Emilia Romagna, ma anche ai 50mila soci donatori: dobbiamo rispondere a tutti quelli che ci contattano e poi fissare un appuntamento in laboratorio per un prelievo di sangue e di saliva».

«E subito mettiamo in chiaro una cosa: chi diventa donatore, non entra nel registro solo per Alex, ma per tutte le persone del mondo, bambini e adulti, sofferenti per tumori del sangue o malattie autoimmuni. Inoltre, dal momento che la compatibilità è rara, uno su 100mila tra non familiari, i volontari che ora si fanno avanti dovranno essere disponibili a essere chiamati anche in futuro per chi è in attesa di trapianto».

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Nell’ambito della campagna #Match4Alessandro #Match4All, in città l’appuntamento – per chi vuole ridare la speranza ad Alex o a una delle 1.800 persone che ogni anno in Italia hanno necessità di un trapianto per combattere contro una malattia del sangue – è fissato al Sant’Orsola sabato 17 novembre, dalle 16 alle 20, nell’atrio del padiglione 11.

«In quell’occasione – precisa la presidente Malavolta – ci si potrà iscrivere al Registro italiano donatori midollo compilando un questionario e, poiché non saremo in un laboratorio, sarà sufficiente un semplice prelievo salivare realizzato dai medici che collaborano con Admo. Da inizio anno a settembre in città già dieci giovani al di sotto dei 25 anni sono stati chiamati e hanno donato, salvando una vita».

Inoltre, a Bologna «stiamo per raggiungere le mille iscrizioni al Registro, mentre lo scorso anno erano state 600. In Regione è di 31 il numero dei donatori effettivi dei primi sei mesi del 2018 e siamo già a quota 5mila per le iscrizioni».

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