Argelato, famiglia all'ospedale intossicata dal monossido

Tragedia sfiorata, in ospedale padre, madre e due bimbi. Le esalazioni causate da un malfunzionamento dell’impianto

Per i soccorsi sono intervenuti i vigili del fuoco e il 118 con i carabinieri

Per i soccorsi sono intervenuti i vigili del fuoco e il 118 con i carabinieri

Argelato, 24 ottobre 2018 – Paura per una famiglia italiana di Argelato che, alle 3,30 di ieri mattina, è rimasta intossicata dal monossido di carbonio: padre, madre e due bambini di 9 e 12 anni, sono finiti al pronto soccorso dell’ospedale di Bentivoglio. Per fortuna nessuno è in pericolo di vita, ma il rischio è stato decisamente alto. L’allarme è scattato poco prima in un appartamento di via Sant’Antonio tra la Trasversale di Pianura e via Canaletta. Alla centrale operativa del 118 è giunta la chiamata del padre, preoccupato perché la moglie 42enne e il figlio maggiore, di 12 anni, avevano iniziato a sentirsi male con emicrania e nausea, sintomi comparsi all’improvviso. Gli operatori del servizio d’emergenza hanno così subito temuto una possibile intossicazione da monossido.

La conferma è giunta quando i volontari del distaccamento di vigili del fuoco di San Pietro in Casale e l’équipe dell’automedica sono arrivati in via Sant’Antonio e hanno scoperto che la caldaia, posta in cucina, presentava un malfunzionamento. È probabile che, nel corso della notte, qualcosa possa averne provocato lo spegnimento anche se l’apparecchio avrebbe però continuato a bruciare ossigeno, intossicando l’intera famiglia. Immediato anche l’intervento da parte dei carabinieri della stazione di San Giorgio di Piano, che hanno effettuato i rilievi e messo in sicurezza l’area intorno alla casa. Quando poi è stato chiaro che la causa del malore fosse un’intossicazione da monossido, l’intera famiglia è andata in via del tutto precauzionale al pronto soccorso dell’ospedale di Bentivoglio. I pompieri, nel frattempo, hanno individuato proprio nella caldaia la causa del problema mentre gli esami eseguiti al pronto soccorso a Bentivoglio confermavano i timori iniziali.

L’intera famiglia, quindi, è stata colpita dalle esalazione di monossido. In ogni caso, nessuno dei pazienti è stato costretto a ricorrere al trattamento in camera iperbarica. Padre, madre e i due bambini sono stati tenuti in osservazione per precauzione. I vigili del fuoco, poi, hanno intimato alla famiglia di non utilizzare la caldaia. Soltanto dopo una manutenzione accurata potrà essere rimessa in funzione. In sostanza, fino a che non saranno eseguiti tutti i controlli e fino a che non sarà fatta piena chiarezza sulle cause del guasto, i pompieri non autorizzeranno l’utilizzo dell’impianto termico.

Quello accaduto ad Argelato è il primo caso di intossicazione della provincia in questo primo scorcio d’autunno, considerando che, ogni anno, sono almeno una decina quelli che si verificano in tutto il Bolognese.

Il ‘killer silenzioso’, come lo chiamano i medici, è un gas invisibile, inodore, insapore che ogni anno in Italia provoca, secondo le stime, circa 5mila incidenti gravi, che tendono a crescere in caso di ondate di freddo intenso.

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