REDAZIONE BOLOGNA

"Fate la spesa in autogrill, poi vi giustifico io"

Il sindacato accusa il gestore di un’area di servizio sull’A14: "Invita i dipendenti a violare i divieti"

Bufera all’area di servizio Sillaro Ovest, sull’A14. L’Unione sindacale di base ha infatti presentato un esposto in Procura su presunte irregolarità che accadrebbero all’Autogrill. Secondo l’Usb, un responsabile del punto vendita e ristoro, che si trova a Castel San Pietro Terme, avrebbe tentato di far aggirare ai dipendenti i divieti previsti dal Decreto della Presidenza del Consiglio per l’emergenza Coronavirus. Come? Lo spiega lo stesso sindacato, che oltre a depositare l’esposto in Procura ha diffuso anche un comunicato: "A fini meramente speculativi, (il responsabile; ndr) ha divulgato un messaggio vocale – spiega l’Usb – tramite social network nel quale invita tutti i propri dipendenti a recarsi presso il predetto sito per acquistare prodotti alimentari suggerendo come fare per raggirare il divieto di spostamento in caso di controllo da parte delle autorità".

Poi l’Usb elenca il contenuto del messaggio con tutte le istruzioni: "I dipendenti di ... (e qui il responsabile cita un altro punto ristoro di Autogrill; ndr) sono andati tutti quanti in Autogrill a comprare la roba. Ci sono degli escamotage. Basta che mi avvisate un attimo, scrivete sul foglio che state andando a lavorare oppure non scrivete niente, soltanto in caso vi dovessero fermare, e se qualcuno chiama per chiedere conferma, visto che sono avvisato io dirò: ‘Sì, viene a lavorare’. Se poi vengono a controllare le timbrature, io metto una timbratura. Gli escamotage ci sono".

Insomma, un messaggio che sembra alludere a una possibile ‘sistemazione’ delle carte fatta a posteriori. Il messaggio riportato sull’esposto continua: "Poi il mio è un pensiero, ovviamente, se volete farlo bene, sennò niente. Però l’escamotage è questo...". Altrove, aggiunge il responsabile, "tutti i dipendenti sono andati a comprarsi la roba lì perché comunque è conveniente rispetto ai supermercati. C’è la roba di marca in Autogrill lo sappiamo benissimo, quindi hanno fatto tutti quanti così. Chi è stato fermato ha detto ‘sto andando a lavorare’ e sono passati tranquillamente. Poi, ripeto, non è un obbligo è soltanto un pensiero".

Autogrill Italia Spa, contattata dal ‘Carlino’, ha subito acceso un faro sulla vicenda: "La Società ha preso atto di questa vicenda a mezzo stampa – spiegano ai piani alti del Centro direzionale Milanofiori di Rozzano – e ha subito avviato un’indagine interna per accertare il fatto ed eventuali singole responsabilità. Naturalmente l’azienda prende le distanze con fermezza da simili comportamenti che non solo andrebbero in violazione dell’attuale quadro normativo, ma sarebbero in totale controtendenza rispetto a quanto fatto da Autogrill Italia per tutelare la sicurezza di tutti i propri collaboratori non appena l’emergenza Coronavirus si è manifestata in tutta la sua gravità".

Ora, dopo la denuncia del sindacato, la palla passa alla Procura che dovrà far luce su quanto accaduto al Sillaro Ovest.

"Nell’attuale situazione di piena emergenza sanitaria – sottolinea l’Usb, sezione lavoro privato – questo atteggiamento (del responsabile dell’area Sillaro Ovest; ndr) mette a repentaglio la sicurezza della salute di questi lavoratori e lavoratrici e delle rispettive famiglie, oltre a violare le disposizioni di legge".

Mattia Grandi