Festa dell’Unità senza bandiere, ma tanto Pd

Domani Letta inaugura la kermesse. Il 4 settembre arriva Casini, la segretaria dem Mazzoni: "Polemiche finite, saremo ospitali"

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di Rosalba Carbutti

Ci sarà Enrico Letta, ma anche Pier Ferdinando Casini che dialogherà con Gianni Cuperlo. Il programma della Festa dell’Unità non è ancora completo, c’è tanto Pd e nessun alleato della coalizione, ma qualche sorpresa ci sarà. "Tutta questione di agende, c’è la campagna elettorale", fanno sapere i dem. Una festa particolare, quella di quest’anno. Uno slogan che guarda al futuro ("è già domani"), nessun simbolo di partito per la par condicio, ma con bandiere della pace, dell’Europa e dei diritti. Non ci saranno le restrizioni del Covid, tant’è che il Luna park sarà più integrato nel mega spazio del Parco Nord. Ci saranno concerti e pure – novità – uno spazio bimbi 0-12 anni. "Per la prima volta il segretario nazionale del Pd inaugurerà la Festa dell’Unità", dice soddisfatta la segretaria provinciale del Pd, Federica Mazzoni che alla presentazione della kermesse senza vessilli di partito sfoggia un abito rosso.

Domani Letta taglierà il nastro al Parco Nord del tradizionale appuntamento Pd che durerà fino al 18 settembre. Una Festa che, vista la par condicio e le indicazioni del prefetto Attilio Visconti, non potrà esporre simboli e bandiere. Ma la segretaria Pd e l’organizzatore Lele Roveri, non si scompongono.

"Toglieremo le bandiere di partito, nel rispetto delle normative sulla par condicio e come abbiamo fatto anche l’anno scorso, quando c’era la campagna elettorale per le amministrative. Il problema è che invece Fratelli d’Italia non toglie la fiamma dal suo simbolo", punge Mazzoni, affiancata dalla responsabile dem del programma Alice Morotti e la responsabile organizzazione Giulia Caciolli. E se Fd’I verrà alla Festa a controllare il rispetto delle regole? "Se faranno le ronde avranno l’occasione di respirare un po’ di sana aria di democrazia e di buona politica. Ed è meglio che si mangino un piatto di tortellini...", provoca la leader dem. Tra gli ospiti, oltre al dibattito Casini-Cuperlo il 4 settembre, ci sarà anche Pier Luigi Bersani che dialogherà con l’ex sindaco Virginio Merola il 12 settembre, le due capogruppo Pd a Camera e Senato Debora Serracchiani (6 settembre) e Simona Malpezzi (2 settembre), la vicesegretaria dem Irene Tinagli e l’ex ministro Barca. Il primo settembre arriverà anche il consigliere regionale Iv Mauro Felicori, per ricordare l’ex presidente dell’Emilia-Romagna Antonio La Forgia, mentre il 10 settembre ci sarà la tradizionale intervista al sindaco Matteo Lepore e il 14 settembre si ricorderanno i 30 anni da tangentopoli e dalle stragi di mafia. Tre le sale dibattiti, la centrale intitolata a David Sassoli, ex presidente del Parlamento europeo scomparso a gennaio, le altre al volontario Nicola De Filippo e al presidente Auser Luigi Pasquali.

Su Casini al Parco Nord i dem scommettono che "sarà accolto in maniera civile e ospitale". Tant’è che il senatore – che non potrà esserci all’inaugurazione della Festa domani perché sarà negli Usa con la figlia per iscriverla all’università – ha sentito Letta e ha anticipato la visita al Parco Nord per un pranzo coi volontari venerdì (mangiando riso in bianco al tavolo dell’Anpi). Conferma Leonardo Martelli che, con Casini, era consigliere di quartiere nel 1980: "Io ero nel Pci, lui nella Dc. Casini candidato? Ormai è così, non c’è altro da fare...". Conferma Mazzoni: "Le polemiche non esistono più".

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