REDAZIONE BOLOGNA

Fotocopie illegali, la Finanza sequestra 13.000 file di libri universitari

Operazione ’Original 2015: sigilli al finto Made in Italy in barba al diritto d’autore

Guardia di finanza

Bologna, 22 aprile 2015 - Finto made in Italy, giochi pericolosi e libri universitari copiati, in barba al diritto d’autore. In particolare, per quanto riguarda le copisterie in zona universitaria a Bologna, sono sequestrati quasi 13.000 files di testi universitari digitalizzati, utilizzabili per la stampa e la rivendita a studenti, e 118 testi universitari fotocopiati, riprodotti in violazione alle norme sul diritto d’autore. È quanto la Guardia di finanza sotto le Due torri ha scovato nell’operazione “Original 2015” in città e provincia dall’inizio di quest’anno.

In particolare, nell’arco di un mese sono stati denunciati 34 soggetti e sequestrati 70.000 prodotti contraffatti, insicuri o in violazione del diritto d’autore (). I controlli hanno riguardato esercizi commerciali al dettaglio o all’ingrosso, ambulanti e copisterie in zona universitaria.

“In alcuni casi sono stati rinvenuti capi di abbigliamento contraffatti- spiega la Finanza- in altri prodotti realizzati in violazione al codice del consumo e alla marchiatura ‘CE’ non conforme ai requisiti di legge”. La Gdf ha sequestrato oltre 57.000 prodotti contraffatti, irregolari o pericolosi per la salute: bigiotteria, abbigliamento, accessori di moda, giocattoli, orologi e materiale elettronico. Alcuni capi di abbigliamento sequestrati erano contraddistinti da cartellini con l’indicazione Made in Italy mentre provenivano ed erano stati realizzati in Asia. Per nascondere la reale origine, spiega la Finanza in una nota, “in alcuni casi erano state parzialmente tagliate le targhette interne, in altri vi era quella Made in China”.

La maggior parte dei sequestri è stata nei confronti di cinesi e italiani e in alcuni casi i controlli sono stati estesi anche ai laboratori di produzione e ai magazzini di stoccaggio in Toscana e Lazio. Nove commercianti sono stati segnalati alla Camera di commercio di Bologna per le sanzioni previste. La stretta contro i prodotti falsi dovrebbe continuare anche grazie alla firma, domani in Prefettura a Bologna, del Protocollo d’intesa anticontraffazione, in occasione della presentazione della piattaforma telematica Siac (Sistema informativo anticontraffazione), gestita a livello nazionale dalla Guardia di finanza. Il Siac, spiegano le Fiamme gialle, “consente di effettuare approfondite analisi per prodotto e marchio, geo-localizzare le illecite fenomenologie, ricostruire la filiera del falso, monitorare il trend della contraffazione in ambito locale e nazionale”.