Furti Bologna, raffica di colpi in via Libia. I residenti: "Siamo abbandonati"

Rabbia in Cirenaica: "Abbiamo subìto cinque colpi in un mese, su un totale di 14 appartamenti"

La residente Francesca mostra il muro da cui i ladri riuscirebbero a accedere ai condomini

La residente Francesca mostra il muro da cui i ladri riuscirebbero a accedere ai condomini

Bologna, 23 gennaio 2020 - «Siamo stanchi di fare i bersagli!": si intitola così la lettera di protesta firmata dai residenti di via Libia e in particolare dei civici 61 e 63/3 e inviata nei giorni scorsi al nostro giornale. E nella quale 13 cittadini si dicono "esasperati" dalla raffica di furti che si è consumata il mese scorso – cinque appartamenti sono stati visitati, sui 14 totali – ai danni del loro condominio.

"Abbiamo sporto denunce a carabinieri e polizia, ma nulla è cambiato" lamentano i condomini, che si sentono "abbandonati" e "sfiduciati": "Qualcuno ci tranquillizzi – invocano –, dato che non tutti possono permettersi un allarme antifurto. Siamo costretti a sentirci il prossimo bersaglio, a doverci rassegnare alla devastazione delle nostre case". Si fa portavoce la residente Francesca: "I ladri, forse sempre gli stessi dato che il modo di agire è simile, sono venuti cinque volte, di cui una a casa mia poco prima di Capodanno: per fortuna l’antifurto, installato dopo un furto di 10 anni fa, li ha messi in fuga". Ma i ladri non si sono dati per vinti e hanno tentato di entrare nell’appartamento accanto, prosegue la signora: "Per fortuna è un bed and breakfast che in quel momento era vuoto, quindi non hanno trovato nulla".

Anche in un terzo episodio l’allarme ha messo in fuga i ladri, mentre negli altri due casi i colpi sono andati a segno: "Hanno portato via soldi e oggetti di valore. Una vicina, per lo choc, quando è rientrata ha trovato tutta a soqquadro si è sentita male ed è svenuta: è dovuta intervenire l’ambulanza", continua Francesca. Il gruppo di condomini, che nel frattempo si è attrezzato con una chat per aggiornarsi a vicenda su eventuali pericoli, sospetta che si tratti sempre della stessa banda, che tiene "sotto controllo" i palazzi: "Sappiamo di altri casi simili in zona. Tutti i colpi sono avvenuti quando gli appartamenti erano vuoti, mentre chi ci abita era uscito per fare la spesa, o era appena partito per le vacanze. Insomma, erano informati".

Sempre secondo le ricostruzioni dei condomini, i ladri entrano da un parchetto confinante con il giardino condominiale, spesso vuoto nel weekend perché è chiusa la scuola materna che sorge lì accanto. Poi, nel tardo pomeriggio, quando d’inverno è già buio, entrano in azione: "Si introducono dalle finestre, rompendo gli infissi. In un caso, per lavorare indisturbati hanno appoggiato il divano alla porta d’ingresso, così i proprietari quando sono rientrati non riuscivano a entrare", ricorda Francesca. Così, i residenti ora mettono in guardia: "Anche altri potrebbero diventare bersagli come noi, da un giorno all’altro: abbiamo bisogno di risposte".  

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