Bologna, furto a casa dell’ex premier Prodi

Ladri nell’appartamento di via Gerusalemme. Rubati orologi e gioielli per trentamila euro

Il professor Romano Prodi

Il professor Romano Prodi

Bologna, 22 aprile 2018 – La segnalazione di un furto appena subito è arrivata al 113 da via Gerusalemme alle 22,30. E subito la polizia è corsa in forze nella stradina che collega Strada Maggiore con piazza Santo Stefano. Perché, in quel palazzo, abitano Romano Prodi e la moglie Flavia. E l’appartamento svaligiato dai ladri venerdì sera è proprio quello dell’ex presidente della Commissione Europea nonché ex premier.

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Gli ignoti predoni si sono introdotti nell’appartamento (dove in quel momento non c’era nessuno) e, dopo averlo messo a soqquadro, sono riusciti a trovare orologi di valore e monili, quantificati in circa 30mila euro. Non è chiaro se i ladri abbiano scelto con cognizione di causa la casa da svaligiare o sia stato un semplice caso essersi ritrovati nell’appartamento del professore, che era a Roma assieme alla moglie con la delegazione bolognese per la visita a Papa Francesco.

Nel dubbio, in via Gerusalemme, oltre alla Squadra mobile e alla Scientifica, sono arrivati anche i poliziotti della Digos. Nell’abitazione non ci sarebbe un impianto di videosorveglianza interno, ma la polizia ha già provveduto ad acquisire tutte le immagini registrate dalle telecamere pubbliche e delle attività nelle strade vicine. E nell’appartamento la Scientifica ha lavorato per ore, fino a notte fonda, per repertare qualsiasi piccola traccia che potesse indirizzare verso gli autori del furto.

La Digos, invece, è intervenuta per verificare se si trattasse di un semplice furto oppure di un atto finalizzato a qualcos’altro, visto che nei primi anni 2000 Prodi, allora al vertice della Commissione europea, finì in più occasioni nel mirino degli anarchici del Fai. A parte l’oro e gli orologi, però, a quanto pare dall’abitazione del Professore non mancherebbe altro, né ci sarebbero, al momento, elementi che potrebbero far pensare a un episodio legato all’ambiente sovversivo cittadino.

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