di Luca Orsi
L’alluvione fa danni anche al turismo. "Nell’ultima settimana sono state disdette molte prenotazioni, dall’Italia e dall’estero", afferma Celso De Scrilli, presidente di Federalberghi. Non solo sotto le Due Torri. Ma anche – e soprattutto, con numeri in alcuni casi importanti – "in provincia e in Appennino". Ascom calcola un calo di fatturato del 27% – fra imprese del commercio e del turismo – rispetto allo stesso periodo del 2022.
Il problema, secondo De Scrilli, "è l’immagine del nostro territorio proposta e riproposta dai media, che hanno il focus solo sulle zone più colpite dall’alluvione". Il risultato è che chi arriva da fuori "pensa di venire a Bologna e di trovare l’acqua per le strade e sotto i portici".
Al di là di una situazione "che in molte parti, almeno nel nostro territorio, si sta per fortuna pian piano normalizzando", i timori vengono alimentati anche "da fake news e falsi video". Come, per esempio, quello – rilanciato da molte tv nazionali – che mostrava piazza Maggiore completamente allagata. Video virale riferito a una violenta grandinata, ma non alle piogge di questi ultimi giorni.
Gli albergatori cercano di rassicurate i clienti che chiamano per disdire le camere. "Spieghiamo che l’aeroporto e la stazione funzionano – spiega De Scrilli –, che i trasporti pubblici vanno regolarmente".
Anche sul sito di promozione turistica Bologna Welcome, molto visitato, l’aggiornamento sul maltempo è in costante evoluzione. "Il centro storico di Bologna è accessibile e non presenta criticità – si legge –. Ristoranti e attività commerciali sono regolarmente aperti".
Il problema, commenta il presidente di Federalberghi, "è che l’allerta meteo rossa viene interpretata come la zona rossa in epoca Covid, quando tutto era chiuso e bloccato".
Sempre Bologna Welcome fa sapere, invece, che "tutte le principali attrazioni turistiche di Bologna sono aperte e operative: le visite guidate e i tour in città si svolgono regolarmente". E che "tutti gli eventi si svolgono regolarmente".
La provincia, dove le disdette cominciano a farsi sentire, "a parte alcune zone è tutta fruibile, e gli alberghi sono aperti". I problemi maggiori si riscontano nelle aree montuose per via di frane e smottamenti. "Ma, a parte una serie di strade provinciali e secondarie ancora chiuse a tratti – afferma De Scrilli –, gran parte dei comuni di montagna è raggiungibile in sicurezza".
La Regione, insieme con il Governo e l’Enit, metterà in campo due campagne informative. "Una rivolta al mercato italiano e l’altro a quello estero – spiega l’assessore regionale Andrea Corsini –, prevalentemente per la Germania, che rappresenta da sempre un bacino importante per il nostro turismo".
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