I bolognesi già protetti "Pronti alla fase due"

Al mercato o in piazza, la maggioranza dei cittadini gira con la mascherina Ma c’è chi si ’ribella’: il virus non è nell’aria, basta la distanza di sicurezza

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L’uso della mascherina, per i bolognesi, è già un’abitudine. Lo si nota facilmente, camminando per strada. E non bisogna per forza andare nel centro della città, dove da ieri è nata ufficialmente la fila per fare la spesa nel Quadrilatero, perché sono arrivate le transenne a regolamentare il flusso. Nella prima periferia e in provincia, coprirsi la bocca e il naso è già un must, quando si esce di casa. Qualcuno, addirittura, utilizza anche i guanti, in particolar modo se ha a che fare con bambini o anziani. C’è chi ha iniziato a indossare la mascherina dalla fine di febbraio, altri che sono corsi ai ripari solo dopo. Intanto, però, la maggioranza utilizza i dispositivi di sicurezza. Soprattutto in vista di una possibile obbligatorietà che potrebbe arrivare nella fase due dell’emergenza.

Ma dove indossano la mascherina i bolognesi? Alla fermata dell’autobus, in fila al bancomat, quando vanno a gettare la spazzatura, all’edicola, portando il cane a passeggio, parlando per strada con il vicino. Letizia Calori, con la bimba nel passeggino e diretta al mercato Albani, la porta da qualche settimana. "Soprattutto per una questione psicologica verso le persone che incontro o con cui parlo nei negozi – afferma – poi non ho capito quanto effettivamente servano, ma i negozianti si sentono più tranquilli. Resta da capire come farò con la mia bimba, che non ne vuole sapere".

È appena uscito dal mercato del Quadrilatero Fabrizio Giovanelli, ha fatto la spesa e sta tornando a casa. Indossa la mascherina ed è a favore. "Quando nella fase due dovremo convivere col virus, io sarò pronto: ho la mascherina da venti giorni". Poi sottolinea che per lui è sempre stato importante usarla, per gli altri ma anche per se stesso, "perché non si sa se si è portatori sani o meno". Non esiste alcun problema a uscire tutti i giorni protetti, anche per Paolo Dall’Aglio, che la utilizza dall’inizio di marzo.

Voce fuori dal coro, invece, Fatima Guanon. In piazza Maggiore spiega di non essere d’accordo sulla mascherina obbligatoria e ne porta una per contrastare l’allergia al polline. "Ho sentito un virologo dell’università di Philadelphia – spiega – che considerava una bufala il fatto che il virus rimanesse nell’aria. Se si mantiene la distanza di sicurezza, è inutile averla. Poi se diventerà obbligatoria la metterò, ma trovo la cosa stupida".

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