I destini paralleli del cinema: dal Quebec arrivano alle Due Torri

Oggi e lunedì all’Orione il Festival francofono. Con il direttore Joe Balass e la regista Miryam Charles

I destini paralleli del cinema:  dal Quebec arrivano alle Due Torri

I destini paralleli del cinema: dal Quebec arrivano alle Due Torri

C’è anche Bologna sulla mappa nomade e ibrida del cinema del Quebec, nel suo viaggio italiano. La ventesima edizione delle ’Journées du cinéma québécois en Italie Le giornate del cinema quebecchese in Italia’ approda al cinema Orione questa sera e lunedì, in contemporanea con altre sale di Milano, Napoli, Avellino e Torino. Il tema guida è quello dei ‘destini paralleli’, che permette un’identificazione tra soggetto cinematografico e spettatore, nella condivisione di una medesima esperienza, a cominciare alle 18,45 da ’Viking’, diretto dal filmmaker e musicista Stéphane Lafleur, un insolito film di fantascienza, in cui fantasia e finzione passano in secondo piano rispetto ai misteri della psiche umana: una commedia drammatica con protagonisti cinque volontari reclutati da un centro spaziale per formare una squadra sulla Terra che si occupi a distanza dei problemi interpersonali di cinque astronauti in missione su Marte.

Lunedì 6 marzo è la giornata piena del festival che vede l’arrivo del direttore artistico Joe Balass, che già dalle 18.30 introdurrà l’anteprima italiana del thriller mozzafiato ’Arsenault et fils’, settimo film di Rafaël Ouellet e opera rivelazione dell’ultimo festival di Namurla, la più importante manifestazione al mondo dedicata al cinema francofono. Un documentario dal taglio sperimentale in cui l’autrice resuscita la cugina assassinata Tessa per raccontare la vita che le è stata negata e conversare con sua madre sulla crudeltà della loro separazione è invece ’Cette maison’ (ore 20,30) della regista, produttrice e direttrice della fotografia di origine haitiana Miryam Charles presente in sala. I due lungometraggi saranno preceduti alle 16 da una selezione di quattro cortometraggi, di svariati generi e stili: ’Ousmane’ di Jorge Camarotti con protagonista un nuovo immigrato del Burkina Faso che vive a Montréal; ’La Soeur de Margot’ di Christine Doyon, su una ragazzina che deve imparare a conciliare due mondi, quando la sorella disabile inizia a frequentare la sua scuola; ’Triangle noir’ di Marie-Noëlle Moreau Robidas, lavoro ipnotico e toccante sulla solitudine e l’alienazione nel contesto della bellissima ma mortale tempesta di ghiaccio che colpì alcune zone del Canada nel 1998; infine il pluripremiato ’Sikiitu’ di Gabriel Allard Gagnon, che segue le vicende di un ragazzo Inuit di 15 anni, Ali, il cui sogno è diventare un artista hip-hop. I cortometraggi sono disponibili gratis sulla piattaforma OpenDDB fino al 9 marzo.

b. c.

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