A un passo dal Dall’Ara, sotto la protezione del portico di San Luca, si respira un’atmosfera puramente bolognese. Un’atmosfera che segue perfettamente l’anima di Bar Carlino, in partenza mercoledì con l’esordio del Bologna in Champions. Il nostro quotidiano sarà ospitato da ’Neri Pasticceria Caffetteria’, che si trova in via Saragozza 81.
Mirko Neri, terza generazione al timone dell’attività, perché avete deciso di aprire le porte al Carlino?
"La cornice parla da sola: la nostra attività si trova su un’arteria importante, che è via Saragozza, ospitando sotto il Portico di San Luca, che è il più storico della città, tanti tifosi che raggiungono il Dall’Ara ogni volta che c’è una partita. Ci è sembrato da subito giusto ospitare il programma, partecipando alla grande festa".
Nei giorni di campionato c’è un forte via vai.
"Respiriamo un’atmosfera gioiosa e festosa. Un clima che si è respirato nella corsa Champions. E il nostro bar l’ha seguita passo passo: l’ingresso in Europa è stato uno degli argomenti principali di conversazione al bar. Ora l’entusiasmo sarà ancora più evidente con Bar Carlino".
In che modo?
"Allestiremo, all’interno, delle sciarpe rossoblù, mentre il dehors sarà destinato al salotto del Carlino con un set rosso e blu ad hoc che ci sarà solo nelle giornate di Champions. Ma il nostro locale rimarrà aperto al pubblico. Insomma, il bar sarà sempre il nostro bar, ma più festoso".
Il vostro cuore è rossoblù? "Lo è da sempre, dal 1930, quando i miei nonni hanno aperto l’attività come panificio e pasticceria, fino a diventare anche un bar. Vantiamo quasi cent’anni di storia, ora nelle mie mani e in quelle di due dei miei figli, la quarta generazione al timone".
Qual è il vostro segreto?
"Siamo riusciti a seguire l’onda del cambiamento, imboccando la via del catering, aziendale e privato, e facendo crescere il personale. Ora idipendenti sono 60, risorse importanti per mantenere la qualità dei nostri prodotti e servizi. Abbiamo seguito la modernità che avanza, mantenendo però la tradizione e l’artigianalità delle nostre ricette".
Mariateresa Mastromarino