"Il nuovo treno ’passante’ taglia fuori gli studenti"

Il Comitato dei pendolari della Ferrovia Porrettana critico sul servizio diretto fra Pianoro e Porretta via Bologna: "Orari posticipati di 15 minuti".

"Il nuovo treno ’passante’  taglia fuori gli studenti"

"Il nuovo treno ’passante’ taglia fuori gli studenti"

Domani mattina ai sindaci della montagna sarà illustrata l’applicazione di di un punto importante del Pums, il piano urbano della mobilità sostenibile, della Città Metropolitana. In sostanza un treno parte da Pianoro, arriva alla stazione centrale di Bologna e poi riparte dopo qualche minuto di sosta per Porretta Terme. Il disegno originale prevedeva che questo nuovo convoglio, definito servizio passante della linea ferroviaria, prendesse vita dalla stazione di San Benedetto Val di Sambro ma per una serie di problematiche legate anche ai lavori nella stazione di Grizzana Morandi a Pian di Setta, per il momento si parte da Pianoro.

L’obiettivo è quello di collegare tra loro le tre valli, Alto e Medio Reno, Setta e Savena, con un servizio pubblico diretto. Le prime indiscrezioni di questo piano hanno suscitato le perplessità del comitato degli utenti della Ferrovia Porrettana, dato che le corse subirebbero qualche minuto di ritardo e la loro partenza sarebbe spostata di circa 15’, stravolgendo così gli orari di pendolari e giovani studenti. "Giusto per fare un piccolo esempio – si legge in un comunicato firmato dal presidente del Comitato Valerio Giusti – attualmente gli studenti del Montessori di Porretta Terme non possono utilizzare i treni all’uscita di scuola e devono utilizzare i bus per rientrare nelle proprie abitazioni, ma riescono a utilizzare i treni negli orari di ingresso: con questa modifica gli orari dei treni e di scuola diventerebbero completamente incompatibili non solo per l’uscita ma anche per l’ingresso".

L’incontro di domani è stato preceduto da una riunione con lo stesso comitato, dove si è evidenziato come intersecando tra loro le diverse linee regionali sarà possibile avere una corsa ogni 15’ nell’area metropolitana di Bologna. "Temiamo fortemente che – prosegue la nota di Giusti – per aumentare il servizio e offrire maggiori servizi agli utenti metropolitani, sarebbero fortemente penalizzati centinaia di pendolari e studenti che non hanno altri strumenti per raggiungere i luoghi di lavoro e di studio. Per questo abbiamo proposto, in subordine, che il progetto coinvolga in via sperimentale esclusivamente i treni di Marzabotto senza andare a penalizzare i cittadini più lontani che subirebbero solo disagi da questo progetto e senza cambiare gli attuali orari".

Anche la promessa di avere qualche treno notturno durante la settimana non sembra allettare più di tanto alcuni sindaci, che stanno già preparando altre controproposte che consentano di non cambiare gli orari dei treni, sapendo che sia l’istituto Fantini di Vergato che il Montessori di Porretta Terme stanno facendo i salti mortali per rendere compatibili gli orari delle lezioni con quelle dei servizi pubblici. Inoltre la soluzione non risolve il problema di collegare tra loro i servizi proposti dal distretto sanitario. Ad esempio un cittadino di San Benedetto che deve recarsi a Porretta e non ha la possibilità di usare i mezzi privati, deve viaggiare per oltre due ore.

Massimo Selleri

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