Salvavita infarto, una giornata con il 118 per imparare a rianimare

Sotto le Due Torri con 100 operatori che insegneranno come si interviene in caso di arresto cardiaco

Massaggio cardiaco nella settimana europea della rianimazione

Massaggio cardiaco nella settimana europea della rianimazione

Bologna, 16 ottobre 2019 - Sabato 19 dalle 9 alle 16: una giornata salvavita sotto le Due Torri grazie ai 100 operatori del 118 che saranno a disposizione dei cittadini per insegnare come si interviene per salvare una vita in caso di arresto cardiaco. L’appuntamento di sabato è il cuore dell’evento Viva! che arriva a conclusione della settimana nazionale della rianimazione cardiopolmonare promossa da Irc, Italian Resuscitation Council.

In realtà, Viva! è cominciata già da qualche settimana, con l’avvio dei corsi per soccorritore riservati ai docenti delle scuole metropolitane. Un’adesione straordinaria tanto che saranno quasi 300 gli insegnanti che il 19 mattina ultimeranno, in via Rizzoli, la fase di addestramento con l’apprendimento della parte pratica.

Insieme a loro, ci saranno anche studenti bolognesi tra cui loro anche Daniel Casella, il ragazzo che la primavera scorsa ha avuto un arresto cardiaco mentre era in classe alle Aldini Valeriani, salvato proprio grazie al tempestivo intervento della sua prof Miriam Pistillo. Seguirà la formazione alle tecniche di rianimazione allo stand dell'Iis Aldini Valeriani. Alle 12  Irc donerà un defibrillatore all'Istituto Comprensivo di Sasso Marconi.

Per partecipare alle prove di rianimazione cardiopolmonare organizzate in via Rizzoli sotto le Due Torri per la giornata del 19, è sufficiente presentarsi allo stand dell’Ausl di Bologna, in piazza Re Enzo. Chi vorrà proseguire la propria formazione di soccorritore troverà allo stand tutte le informazioni per iscriversi al corso di primo soccorso più vicino al proprio domicilio.

Nel corso della giornata, allo stand dell’Azienda Usl di Bologna, sarà possibile partecipare anche all’esperienza di rianimazione di un paziente in realtà virtuale, con l’esecuzione di manovre salvavita. Grazie ad un caschetto di realtà virtuale, ci si potrà calare in tre situazioni tipo: arresto cardiaco in un adulto in un ambiente extraospedaliero, arresto cardiaco in un adulto in un ambiente intraospedaliero e arresto cardiaco pediatrico a scuola. VR CPR, il progetto di rianimazione virtuale, è realizzato da Italian Resuscitation Council e finanziato da Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna.

La diffusione della conoscenza delle manovre rianimatorie cardiopolmonari elementari è riconosciuta, sempre di più, come un elemento essenziale per aumentare le possibilità di sopravvivenza in caso di arresto cardiaco. Manovre elementari, che possono salvare una vita e che chiunque, anche senza una preparazione sanitaria professionale, può eseguire.

Queste manovre, praticate tempestivamente prima dell’arrivo dei soccorsi, e la presenza di defibrillatori, anticipano i tempi di intervento, dimezzandoli rispetto a quelli garantiti dalla rete del 118, e triplicano le possibilità di sopravvivenza di chi è colpito da arresto cardiaco. In Italia ciò avviene solo nel 15% dei casi, a fronte di percentuali intorno al 50% nei paesi scandinavi.

Nella provincia di Bologna sono all’incirca un migliaio, ogni anno, le persone colpite da arresto cardiaco. Solo il 22% sopravvive, nonostante il tempestivo intervento del 118, garantito entro 10 minuti dalla chiamata alla Centrale Operativa. Quello che è certo, però, è che nelle 195 volte in cui è stato possibile intervenire subito con la rianimazione cardiopolmonare anticipando il 118, nel 43% dei casi (83 persone) la circolazione del sangue è stata ripristinata in maniera spontanea, e nel 52% dei casi la persona ha ripreso una buona funzionalità cerebrale.

Allo stand dell’Ausl, saranno inoltre llustrate le funzionalità di DAE RespondER, l’app che attiva i soccorsi DAE RespondER è la prima APP in Italia completamente integrata con la Centrale Operativa 118, per allertare i soccorritori volontari in caso di potenziali arresti cardiaci. 1.171 i cittadini in provincia che si sono registrati nel primo anno dal lancio della App (600 solo a Bologna), 4.658 in Regione. Nella provincia di Bologna sono 98 i cittadini che, allertati dalla App, si sono resi disponibili ad intervenire in casi di arresto cardiaco avvenuti in luoghi pubblici (310 in Regione). Nel 50% dei casi i volontari hanno raggiunto effettivamente il luogo dell’evento. Nel 70% di questi, il loro arrivo precede quello dei mezzi di soccorso 118, e possono così anticipare le manovre rianimatorie a tutto vantaggio del paziente.

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