"Insulti razzisti, ora basta" L’Ac Saragozza va avanti

Il presidente Mauro Castagnetti è deciso: "Giustizia per il nostro giocatore. Sono certo di quello che ho sentito. La sconfitta a tavolino? Non importa"

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di Marcello Giordano

Il referto del giudice sportivo non è ancora arrivato. Ma in casa Saragozza, si attendono una sconfitta per 3-0 a tavolino, per aver abbandonato il campo. Ma la partita non finirà lì. "Siamo pronti al ricorso, data la gravità di quanto accaduto, sono pronto a ricorrere fino all’Onu". A parlare è Mauro Castagnetti, di professione avvocato, ma pure presidente onorario dell’AC Saragozza, squadra che domenica si è ritirata dal campo, al 28’ del secondo tempo sul punteggio di 1-1, nella sfida che la opponeva al Real Basca, nel girone A del campionato di Terza Categoria di calcio.

Il motivo? "Un’offesa a sfondo razzista rivolta da un avversario a un nostro giocatore di colore, un ragazzo di 20 anni. E’ qualcosa di inaccettabile. E’ ora di dire basta. Anzi, non solo di dirlo, ma di fare qualcosa. Io sono pronto, noi siamo pronti". L’avvocato Castagnetti ha già proceduto a redigere e spedire al giudice sportivo una memoria: "Ero in panchina, ho sentito tutto e non intendo fare finta di nulla. L’arbitro non ha sentito, motivo per cui mi aspetto che sul referto non compaia nulla dell’accaduto e che ci sarà assegnata la sconfitta a tavolino per 3-0 per aver abbandonato il campo. Ma siamo pronti al ricorso e andare oltre la giustizia sportiva, fino all’ultimo grado di giudizio per combattere il razzismo e difendere il nostro ragazzo", un ventenne arrivato in Italia su un barcone, affidato poi a una famiglia, con i tutori che erano presenti sugli spalti al momento dell’accaduto: "Dopo essere stato offeso è scoppiato in lacrime, è stato un brutto episodio".

Un episodio che promette di non finire qui. Il giudice sportivo ha ricevuto, oltre al referto arbitrale, pure le carte dell’avvocato Castagnetti e ha preso tempo: le decisioni potrebbero arrivare stasera o domattina e stando alle indiscrezioni non è scartata l’idea di spedire tutti gli incartamenti alla Procura Federale per l’apertura di un’inchiesta per fare luce su tutti i contorni della vicenda, considerato che non tutti i presenti dichiarano di aver udito l’offesa, arbitro compreso, che proprio per questo non dovrebbe aver inserito il fatto nel referto.

Sul fronte Real Basca invece, la società, contattata telefonicamente, in queste prime ore di bufera ha scelto la linea del silenzio promettendo di fare chiarezza con un comunicato, dopo aver parlato con il tesserato accusato dell’offesa a razzista. Il presidente onorario del Saragozza, Castagnetti, invece, è molto deciso e si dice pronto a procedere in ogni ordine e grado: della giustizia sportiva e non solo, "perché sono certo di quello che ho sentito".

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