
La guida galattica per l’affitto in città, nella Bologna del 2021, passa dal web. È questo quanto abbiamo imparato fingendoci di nuovo studenti fuorisede per un giorno, alla ricerca della stanza o dell’appartamento più vantaggioso e adatto alle nostre esigenze di studenti universitari. Ed è così che scopriamo come siano ormai finite, o comunque molto ridimensionate, le ricerche vecchia scuola, fatte scorrendo l’indice lungo tutte le bacheche degli annunci della città. Adesso, basta armarsi di computer o di uno smartphone e aprire il mondo dei social network, su tutti Facebook, per connettersi ai gruppi da migliaia e migliaia di persone – in alcuni casi si parla di 30mila iscritti –, soprattutto studenti fuorisede, in cui gli utenti ’postano’ le proprie esigenze abitative e inquilini o proprietari di immobili pubblicano le rispettive disponibilità.
Scorrendo la bacheca virtuale ci imbattiamo in un annuncio interessante ed economico: sono circa 300 euro al mese in zona Murri, per una camera in un appartamento con salotto, bagno, cucina e altre due stanze occupate da studenti. L’annuncio è proprio di un fuorisede alla ricerca di un nuovo inquilino che subentri al precedente, come avviene nella maggior parte dei casi. Le richieste sotto la pubblicazione in questione sono una cinquantina, ma decidiamo di tentare lo stesso la sorte e proponiamo la nostra candidatura. Filippo, l’autore dell’annuncio, ci risponde e si dimostra subito disponibile nel rispondere ai nostri dubbi di finti studenti fuorisede, che a Bologna hanno già avuto brutte esperienze con il fenomeno del subaffitto abusivo. Molto più che finzione. "Qui è tutto regolare – garantisce subito Filippo –. La proprietaria è molto carina e l’importante è che gli inquilini siano puliti e tranquilli". Nessuna distinzione di genere, solo la personalità conta. Chiediamo di più e riceviamo in risposta un tariffario che illustra le spese di ingresso, in cui alla prima mensilità va aggiunto il deposito cauzionale di circa 400 euro. In tutto, ci accordiamo per un totale di circa 600 euro chiavi in mano all’ingresso.
Fatta la contrattazione, rapida e indolore, discutiamo per un appuntamento: "Se le condizioni vanno bene, puoi passare a inizio settembre per vedere la stanza". A questo punto però temporeggiamo, ma c’è la fila. Sì, perchè la richiesta di locazione da parte degli studenti è già risalita vertiginosamente e per uno che contratta ce ne sono altri dieci in fila che tentano d’inserirsi nella trattativa. E così va per quasi tutti gli annunci, con la strada del passaparola che va forte, a maggior ragione con il Covid che ha aumentato fra gli affittacamere e i potenziali futuri inquilini un occhio di riguardo al comportamento personale e all’igiene di chi si presenta per entrare dalla loro porta.
Francesco Zuppiroli