La fabbrica dei videogame prepara il bis

Seconda edizione in estate per Bologna Game Farm, acceleratore per l’industria delle software house emiliane. Presentati i primi giochi

Migration

Chissà che il prossimo campione di incassi videoludico, alla Grand Theft Auto per intenderci, il cui quinto capitolo ha incassato oltre 6 miliardi e mezzo di dollari nel mondo, non possa nascere proprio sotto le Due Torri. Il sogno è quello, ma l’obiettivo di Bologna Game Farm, più che concreto, è quello di rafforzare l’industria dei videogiochi della nostra regione, facendole fare il "salto di categoria" in un comparto che non conosce crisi.

Lo strumento è, appunto, questo ’acceleratore’ di startup che ha visto enti pubblici – Regione Emilia-Romagna e Comune di Bologna – e soggetti privati insieme per finanziare (con 30mila euro ciascuno) quattro software house vincitrici del bando.

L’obiettivo era creare quattro “anteprime“ sui giochi, complete di business plan da mostrare alle case distributrici di videogiochi. La prima edizione, illustrata ieri a Palazzo D’Accursio, è alle battute finali, ma è già tutto pronto per il bis: la nuova call è prevista per l’estate. Di certo, i numeri dell’industria videoludica fanno gola: con una trentina di aziende (il 20% dei quali ha un fatturato superiore a 250mila euro), l’Emilia-Romagna si colloca al secondo posto in Italia tra i territori con più imprese del comparto, quasi tutti i dipendenti (l’86%) sono dinamici under 36.

A presentare i quattro progetti al pubblico, c’era il coordinatore Ivan Venturi, classe 1970, uno dei fondatori della Simulmondo, una delle prime software house bolognesi attiva negli anni Ottanta-Novanta. "Bologna Game Farm è un’opportunità unica di crescita – esordisce Venturi –, in questi mesi di lavoro, i quattro gruppi di sviluppatori hanno potuto attingere da un concentrato di conoscenze, abbiamo cercato anche di individuare i punti deboli e colmarli scegliendo figure ad hoc". Con Venturi c’erano Giorgia Boldrini, che guida il settore Cultura e creatività del Comune di Bologna, Rosa Grimaldi, delegata del sindaco per le Industrie culturali e creative, l’assessore alla regionale alla Cultura, Mauro Felicori, Marina Silverii, direttrice di Art-Er, e Thalita Malagò, direttrice generale di Iidea. I quattro giochi hanno caratteristiche diverse: Flagship, sviluppato da ’Magari’ di Parma è un puzzle adventure ambientato in un immaginario lockdown, Gladiators Wheels di Dreambits Studio mette in scena scontri di macchine in un ambiente medievalpunk, Basket Party (Orbital Games) è un frenetico e colorato multiplayer e Spanky’s Bat-a-Swing di Green Flamingo è un platform 3D con protagonista un simpatico pipistrello.

Andrea Bonzi

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro