La lunga notte dei corrieri in scooter

Giorgio Comaschi

Vuoi diventare un corriere nella tua città? Ti bastano uno scooter e uno smartphone. Decidi i tuoi orari, sei tu il capo". Ha ragione la pubblicità per ingrossare il popolo dei corrieri, detti anche riders (perché se passa di lì un termine in inglese non si vede l’ora di sbatterlo dentro). Ha ragione perché loro sono i capi, da una certa ora in poi della sera, quando la gente si è rintanata davanti a una serie tv. Capi nel senso che in giro ci sono sono loro. Meno macchine a Bologna, meno gente, solo uno sciame incredibile di formichine motorizzate che ronza dappertutto. Migliaia di cubi rossi o gialli o arancio, dove c’è la pappa da portare ai lessoni che non escono più.

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