La ’regina’ degli eventi "I social li hanno mutati"

Rossella Barbaro, organizzatrice e pr, si racconta al Salotto di Patrizia Finucci Gallo

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È un mondo affascinante quello di Rossella Barbaro, quasi patinato. È il mondo degli eventi, organizzati in ogni minimo dettaglio, perfetti, ineccepibili. Ma dietro all’apparenza, "si nascondono grandi sacrifici". Devi avere "sempre l’obiettivo chiaro". A raccontarlo è la numero uno degli eventi in città, Rossella Barbaro, 56 anni, organizzatrice e pr. E la cornice in cui lo fa è l’elegante salotto della scrittrice e influencer Patrizia Finucci Gallo, all’Hotel Il Guercino; tra light dinner, cadeau di Natale, brindisi e tanti selfie.

Calabrese di nascita, ma bolognese d’adozione, Barbaro appena arriva in città, a 27 anni, risponde a un annuncio di un giornale per lavorare come hostess alle Internazionali di tennis di Bologna. L’anno dopo è lei a organizzarlo. E non solo: Motor Show, G7 ed eventi di brand di qualunque genere, dietro c’è sempre il suo nome. Anche se, oggi, "il mondo degli eventi è cambiato – spiega –, pensate solo agli inviti: trent’anni fa lo avreste ricevuto cartaceo, scritto a mano. Oggi vi arriva il messaggio WhatsApp o una mail. La digitalizzazione ha modificato tutto. E io non sono una nostalgica, bisogna stare al passo coi tempi: rispettare il passato e l’esperienza che abbiamo, senza ignorare tutto ciò che evolve".

Anche gli ospiti sono diversi: "Una volta era importante avere i giornalisti, oggi dobbiamo invitare pure gli influencer che comunicano in tempo reale quello che sta succedendo". Non può mancare la domanda politica al salotto di Patrizia Finucci Gallo, che chiede a Barbaro un commento su Lepore. "Ho delle aspettative su di lui – risponde l’organizzatrice –, ma dovrebbe un po’ uscire dal suo dna politico". Poi aggiunge: "Chi fa il mio lavoro non fa politica, non prende posizioni. Sono certa che Lepore abbia tutte le carte in regola per rendere Bologna una grande città". Su Bonaccini invece: "È una persona che stimo – afferma –. Ho notato una trasformazione dal punto di vista comunicativo che ho apprezzato: prima della campagna elettorale era ‘un personaggio’, dopo è diventato contemporaneo e grintoso, anche nell’aspetto". E conclude: "Bravo Stefano Bonaccini, non avrei proprio suggerimenti da dargli".

Amalia Apicella

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