La Regione rilancia su inglese al nido e abbonamenti gratuiti

Sono già aperti i bandi per richiedere le borse di studio e i contributi per l’acquisto dei libri

La Regione investe con bandi e fondi sulla ’buona scuola’. "Abbiamo ben chiaro che la scuola come la sanità – spiega Stefano Bonaccini, presidente della Regione – deve avere questo pilastro di investimenti pubblico".

I risultati sono incoraggianti: il tasso di abbandono scolastico scende a 9,9 % rispettando così l’obiettivo europeo e registrando un dato inferiore rispetto alla media nazionale di 12,7%.

Le aspettative per il rientro a scuola dopo anni di pandemia sono tante ma lo sono anche le preoccupazioni. I costi dei materiali scolastici e dei libri di testo sono aumentati ma la Regione è accanto alle famiglie per "garantire il diritto allo studio a tutte le scuole di ordine e grado" tranquillizza Davide Baruffi, il sottosegretario alla presidenza. Infatti "come l’anno scorso continua il piano benefici per il diritto allo studio – spiega l’assessora alla scuola Paola Salomoni –. Il bando per la richiesta delle borse di studio e i contributi per i libri di testo è già aperto e chiuderà il 26 ottobre".

Gli investimenti sono pensati per rispondere alle esigenze di tutti: 800 milioni di euro sono i fondi disposti per migliorare l’edilizia scolastica e altri 20 milioni per permettere l’abbonamento gratuito ai mezzi pubblici per tutti gli under 14. Sempre per i giovani è stato pensato un nuovo percorso di formazione professionale che coinvolgerà 7500 tra ragazze e ragazzi. Si tratta di un investimento di oltre 80 milioni per promuovere il successo formativo e contrastare l’abbandono scolastico.

Per gli asili nido invece l’impegno della Regione è quello di abbattere le liste di attesa e le rette a carico delle famiglie. Il progetto costituisce "un intervento unico a livello nazionale" specifica il Presidente. Unici sono anche i progetti futuri su cui si stanno avviando delle sperimentazioni. Il primo progetto è l’introduzione dell’attività motoria non più durante il quinto e ultimo anno di elementari ma dal primo. "Si tratta di un importante elemento per migliorare e aumentare la coesione sociale – spiega Bonaccini – di cui i più piccoli hanno particolarmente sofferto durante il periodo della pandemia. L’altro rilevante aspetto è l’introduzione a corretti e sani modelli di vita".

Altro importante obiettivo per l’anno scolastico è il potenziamento della precedente sperimentazione: l’insegnamento dell’inglese durante le scuole dell’infanzia. "La sperimentazione ha dato ottimi risultati ora quadruplicheremo l’intervento" specifica il sottosegretario Baruffi.

ma.bo.

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