"L’acqua diventerà sempre più preziosa"

Il climatologo Ravaldi teme altri periodi di ’secca’: "I pochi temporali non possono risolvere il problema"

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di Marco Signorini

"Tomas ha avuto un’ottima idea, ora speriamo che le istituzioni facciano il resto, sostenendo chi intende seguire la sua strada". Il climatologo Fausto Ravaldi, infatti, è convinto che il nostro territorio, magari a fasi alterne, si troverà ancora costretto a fronteggiare il problema della scarsità di acqua.

Professor Ravaldi, caldo africano e assenza o quasi di perturbazioni. Si è ’inceppato’ qualcosa nel nostro clima?

"Già nel passato, più o meno remoto, ci siamo trovati ad affrontare periodi siccitosi e immaginare ora cosa possa accadere nel prossimo autunno e quasi ’fanta meteorologia’. Una cosa però è evidente: negli ultimi due anni le precipitazioni si sono drasticamente ridotte e le minori piogge di un anno non vengono ’bilanciate’ da quello seguente. Vedremo comunque cosa succederà da qui a Natale".

Fatto sta che è meglio correre ai ripari, evitando di sprecare la poca acqua che abbiamo a disposizione...

"Assolutamente sì. Tomas ha avuto l’occhio lungo e, in molti, dovrebbero seguire il suo esempio. Anche chi non ha campi da irrigare".

Ci spieghi meglio...

"Le faccio un esempio personale. Oltre una decina di anni fa, la mia famiglia stava ristrutturando casa. E così, durante i lavori, ci era venuta l’idea di realizzare un invaso sotterraneo dove potesse confluire, attraverso le grondaie, l’acqua piovana raccolta dal tetto della casa. Poi, con una pompa, l’avremmo immessa nelle condotte dell’abitazione per alimentare gli sciacquoni dei water. Una soluzione piuttosto semplice che, in un anno, ci avrebbe permesso di risparmiare migliaia di litri d’acqua. Poi, però, abbiamo rinunciato".

Come mai?

"Perché costava troppo e non potevamo permettercelo. Ma se lo Stato ci avesse aiutato lo avremmo fatto di sicuro".

Insomma, anche chi ci governa dovrebbe iniziare a riflettere su come affrontare un problema che rischia di diventare esplosivo...

"Certamente. Inutile negarlo, il clima sta cambiando e la sensazione è che periodi come questo tenderanno a ripetersi con maggior frequenza".

Cosa ci aspetta per le prossime settimane?

"Nella giornata odierna non escludiamo qualche temporale, ma, per l’ennesima volta, potrebbe trattarsi di eventi piuttosto localizzati".

In quali aree?

"Più facilmente in Appennino dove l’aria fresca in quota, scontrandosi con quella dei bassi strati, potrebbe provocare improvvisi temporali. Episodi più rari invece in città e pianura".

Dovremo continuare a lottare con temperature tropicali?

"I temporali riusciranno a spazzare via l’umidità e per qualche giorno potremo godere di temperature più gradevoli. Poi non si esclude il ritorno dell’anticiclone africano. Ad ogni modo, dalla terza decade del mese, quando le giornate si accorceranno, l’estate potrebbe iniziare a entrare nella sua fase calante. Ma, per ora, parliamo più che altro di ’speranze’".

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