PIERFRANCESCO PACODA
Cronaca

Lama Michel in convento con ’Dove vai così di fretta?’

La guida spirituale buddhista domani a ’Parole nel Chiostro’ presenta il suo ultimo libro "Tutti dobbiamo portare luce".

Lama Michel Rinpoche ospite della rassegna letteraria in via Santa Margherita

Lama Michel Rinpoche ospite della rassegna letteraria in via Santa Margherita

È un Lama buddhista molto seguito dai più giovani, una guida spirituale considerato la reincarnazione di importanti maestri del passato che, con i suoi insegnamenti in rete, oltre che con le tante conferenze che tiene in giro per il mondo, si rivolge a un pubblico sempre più vasto. Lama Michel Rinpoche, brasiliano di San Paolo, responsabile dell’Healing Meditation Centre di Albagnano, sul Lago Maggiore, presenta domani alle 19 il suo nuovo libro ’Dove vai così di fretta? Buddhismo nella vita quotidiana’ nel convento delle suore francescane dell’Immacolata Concezione in via Santa Margherita, all’interno della rassegna ’Parole nel Chiostro’.

Lama Michel, quale è il significato del libro che presenta a Bologna?"Penso sia il momento nel quale tutti, ognuno nel modo che gli è più congeniale, debbano impegnarsi a portare un po’ di luce nell’epoca buia che viviamo. Rischiarare la vita di ogni giorno come antitesi a una narrazione fatta di guerra e brutalità. È un dovere non solo mio, ma di tutti, portare dell’energia nel pensare che una soluzione ai problemi nei quali siamo immersi può esistere. L’idea di questo libro viene proprio dal desiderio di condividere con tutti quello che su di me funziona".

Quali sono le emergenze, a suo avviso?"Il bombardamento di informazioni al quale siamo sottoposti quotidianamente, che non ci fa più riconoscere il sapere del quale abbiamo bisogno, gli approfondimenti necessari, dal rumore di fondo che ci circonda, un rumore alimentato dalla fretta con la quale consumiamo l’esistenza. È una sensazione che io ho avvertito in maniera molto forte e ho deciso d fare un lavoro su di me per tornare indietro. Ecco, il libro è il racconto di questo lavoro".

Per questo lei parla di ‘allenamento mentale’..."Certo, ma quello che è importante è essere consapevoli che questo è possibile. Bisogna decidere di darsi una direzione, porsi delle domande, che spesso sono più importanti delle risposte. Iniziamo a chiederci quale è la nostra idea di felicità, cosa vogliamo veramente nella vita, quali sono le nostre priorità. Su questo si interroga il libro".

Domande che spesso rimandiamo sino a quando è possibile."Sì, il titolo fa riferimento proprio alla domanda principale, che non riguarda tanto la fretta, ma il ‘dove’ . Iniziamo con il chiederci dove vogliamo andare, L’obiettivo non è quello di convertire qualcuno, ma di mettere a disposizione del lettore una serie di strumenti, quelli proposti dal buddhismo, per migliorare la vita di tutti i giorni. Il libro non è rivolto a chi abbraccia la filosofia buddhista, ma a chiunque abbia voglia di guardare dentro se stesso, di mettersi in gioco. Non è una guida all’auto-aiuto, non troverete i ‘dieci passi per essere felici’, è piuttosto un invito alla riflessione, senza la pretesa di possedere la verità assoluta".

Pierfrancesco Pacoda