L’Appennino che resiste con le escursioni virtuali

Un gruppo di guide illustra sul web le bellezze nascoste del territorio "Quando torneremo a passeggiare insieme lo apprezzeremo di più"

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Anche in periodo di Coronavirus non si fermano le escursioni alla scoperta dell’Appennino. Non si faranno più a piedi, perché non è permesso uscire di casa se non per ragioni ben precise, ma virtualmente. L’idea è delle guide escursionistiche ambientali de La via del Monti, con sede a Pievepelago nel modenese, delle quali fa parte Fabrizio Borgognoni di Gaggio Montano. Gli itinerari proposti nel bolognese spaziano dal crinale del Corno alle Scale, a quello di Monte Belvedere che unisce le province di Modena e di Bologna, ricco di emergenze storiche e naturalistiche, il lago di Suviana, i santuari dell’Appennino (Madonna del Faggio e dell’Acero), i piccoli gioielli di Monteacuto delle Alpi e Castelluccio, il percorso Marconiano e il borgo fantasma di Chiapporato. "Costretti a questo stop forzato – dicono – non potendo al momento accompagnarvi in montagna per boschi e sentieri a scoprire le bellezze del nostro territorio, abbiamo deciso di farlo virtualmente. Non possiamo guidarvi su e giù per i monti, che è la cosa che sappiamo fare meglio, ma possiamo comunque ’starvi vicino’ e portare nelle vostre case, davanti ai vostri occhi e nei vostri cuori, un po’ delle bellezze che ci circondano". Nasce da qui, dalla nostalgia per il loro lavoro e per la vita che hanno dovuto solo per il momento congelare, l’idea di condividere storie e aneddoti, racconti e nozioni naturalistiche, per tenere compagnia anche in questo difficilissimo periodo.

"Pubblicheremo periodicamente un articolo sul nostro sito (www.laviadeimonti.com) – spiegano le guide –, come se fosse la spiegazione che la guida vi avrebbe fatto a metà percorso, in una pausa durante la salita, per farvi prendere fiato e ammirare il paesaggio. Vogliamo che sia un modo per scongiurare la paura, per distrarre la mente dal dramma che stiamo vivendo, e per ricordarci che là fuori la natura e il mondo ci stanno aspettando". Con l’appuntamento per quando questa oscura parentesi finirà: "Torneremo a ridere insieme, a stringerci le mani mentre camminiamo lungo un sentiero, ad abbracciarci davanti ad un tramonto visto da un crinale. Torneremo a bere una birra in compagnia davanti a un lago, nel nostro rifugio preferito che avrà riaperto. Torneremo a passeggiare in gruppo, stretti l’uno all’altro. Torneremo a vivere come prima. Arricchiti con qualcosa in più: avremo acquisito la capacità di stupirci ancora di fronte alle bellezze del mondo, come solo i bambini sanno fare, e di non dare nulla per scontato".

Walter Bellisi