Green pass, l’Ausl di Bologna: "Oltre 14mila richieste per recuperare la carta verde"

Il dirigente Maurizzi: "I motivi per cui la spedizione del lasciapassare si inceppa sono vari. Ci restano da smaltire circa tremila domande"

La validità dei tamponi rapidi per la fine dell’isolamento ha aumentato il lavoro

La validità dei tamponi rapidi per la fine dell’isolamento ha aumentato il lavoro

Bologna, 16 gennaio 2022 - Allarme verde. Il caso dell’avvocato è solo un esempio dei tanti, tantissimi disguidi che si stanno registrando fra i destinatari di Green pass per ritardi nel rilascio del certificato o delle lettere di fine isolamento. Una situazione determinata "da un aumento spaventoso dell’attività amministrativa legata al rilascio dei certificati a causa dell’aumento di tamponi e di contagi", spiega Alberto Maurizzi, direttore del dipartimento attività amministrative territoriali e ospedaliere dell’Ausl.

Green pass Bologna. "Guarito due volte, ma la carta verde non arriva"

"Va considerato che siamo passati da 500 casi di media al giorno a 3.200 nell’arco di un mese. L’effetto della circolare che ha dato validità al tampone antigenico in farmacia – continua Maurizzi – ha dato una spinta a questo numero, a tal punto da farci passare dall’avere gestito fino al 15 dicembre 104mila casi a 157mila presi in carico nel solo ultimo mese". E a tanti positivi, corrispondono poi altrettante pratiche di fine isolamento. "Ai ritardi dovuti alla mole di lavoro, ci sono gli errori umani nella compilazione dei moduli, che possono essere motivo di alcuni ritardi". E proprio nel tentativo di dare risposta alle problematiche più varie "abbiamo allestito una rete di operatori per gestire i moduli che ci arrivano per il recupero dei Green pass tardivi – continua il dirigente –. Ma anche in questo caso dobbiamo tenere conto che siamo a circa 14mila form ricevuti, anche 850 in un solo giorno. Ne abbiamo sbrigati 11mila, stiamo procedendo con gli altri tremila. Da ultime le lettere di fine isolamento, sulle quali abbiamo aggiornato il sistema per renderlo automatico e recuperare gli arretrati che c’erano e negli ultimi giorni abbiamo inviato circa 47mila lettere. È un lavoro enorme, su cui circa 30 operatori sono quotidianamente impegnati".

Parallelamente, da parte della Fimmg arriva un attacco duro nei confronti dell’Ausl e della burocrazia inceppata dalla marea di casi. "Non può e non deve esserci richiesto, da parte di chi gestisce il Servizio sanitario pubblico, di sopperire anche ai ritardi, mancanze, omissioni ed errori di altri settori del Servizio stesso, e, in particolar modo di quelli che non hanno il dovere e la responsabilità della assistenza medica diretta – così la Fimmg –. La legge precisa chi e come e quando rilasci, blocchi, sblocchi il Green pass. Così come precisa chi debba disporre le misure di quarantena e di isolamento e chi debba disporne la chiusura e chi debba trasmettere tali disposizioni ai cittadini. A queste domande non solo non possiamo e non dobbiamo essere noi a dare risposte, ma le centinaia di richieste di questo genere riducono in maniera drastica la possibilità, per il medico di famiglia, di svolgere il proprio ruolo".

f.z.

 

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro