"Le medie Galilei devono essere demolite"

Il sindaco Parmeggiani risponde ai Civici: "Solo in questo modo riusciremo ad ottenere i finanziamenti del Pnrr per la nuova scuola"

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"Un grande museo della comunicazione, capace di ospitare la ricca collezione Pelagalli. Un’istituzione di livello regionale o nazionale, che abbia quindi le risorse per sopravvivere negli anni e che permetta una promozione adeguata al suo contenuto". Questo è quanto sogna Roberto Parmeggiani, sindaco di Sasso Marconi, rispondendo con un post sul proprio profilo Facebook alla proposta di Dimmi, la lista civica che occupa gli scranni della minoranza in Consiglio comunale, di creare un museo Marconi nelle scuole medie Galilei, una volta liberate con la realizzazione del polo scolastico nei capannoni della ex Metalplast. Dove sorgerà questo Museo della comunicazione? "A Sasso, naturalmente – sostiene il sindaco – come dicemmo a suo tempo alla sottosegretaria Lucia Borgonzoni che dichiarò di voler individuare un luogo in cui accogliere la collezione di Pelagalli. A parte l’interessato, non ho ricevuto alcuna risposta. Un eventuale luogo si potrà trovare insieme, anche prevedendo una nuova costruzione".

Parmeggiani esclude in modo categorico la creazione di un museo Marconi a Sasso. "Dal 1999 – afferma il sindaco – esiste già Villa Griffone. Un museo che permette di interagire con gli apparati che hanno fatto la storia della radiotelegrafia e di visitare la stanza dov’è nato il wireless. Un luogo unico al mondo che dovrebbe essere sostenuto maggiormente dagli Enti pubblici che siedono in Consiglio Direttivo (il Comune di Sasso Marconi non ne fa parte), permettendogli di svolgere appieno il ruolo di ambasciatore del genio marconiano a livello nazionale". I civici di Dimmi vorrebbero che il museo Marconi nascesse nell’edificio delle scuole medie Galilei, salvandolo dall’abbattimento con il progetto del Polo scolastico. "Il bando del Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza) – ribadisce il sindaco Parmeggiani – con cui è stato finanziato il progetto del polo scolastico, prevede che la nuova scuola sostituisca fisicamente quella vecchia, anche in altra sede, non aumentando il consumo di suolo. Quindi la demolizione dell’edificio attuale è condizione necessaria all’ottenimento del finanziamento. Per avere questa informazione bastava leggere il bando, responsabilità non solo di chi amministra e cerca faticosamente di portare risorse per la comunità, ma anche di chi critica o vuole fare proposte, perché queste siano credibili e realizzabili".

Nicodemo Mele

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