Le richieste dei cattolici: "Aborto, la Francia sbaglia"

Documento delle associazioni per i partiti: "Multe a chi paga le prostitute"

No al diritto all’aborto sul modello francese e come diritto umano inalienabile in una carta europea, e multe per chi incentiva la prostituzione e acquista prestazioni sessuali. Le associazioni di ispirazione cattolica presentano un manifesto in vista delle elezioni europee dell’8 e il 9 giugno, articolato in nove punti, priorità per il futuro dell’Europa. Tra i temi, centrale è quello della sacralità della vita. "Le emergenti istanze individualistiche e la crisi delle istituzioni del Welfare state – recita il documento – stanno facendo spazio a posizioni che riducono la vita umana, propria e altrui, a essere un qualcosa di cui disporre in base a criteri produttivistici o di utilità personale". E dopo il voto francese, "anche nel resto della legislazione europea si è proposto il diritto all’aborto, come diritto umano inalienabile: noi osteggiamo questa concezione, che nega alla radice il diritto alla vita".

Secondo Acli, Azione Cattolica, Mlac, MCL, Ucid, Associazione Papa Giovanni XXIII, Cif e Confcooperative Terre d’Emilia, la vita deve sempre essere difesa, anche perché "nel nostro territorio ci sono state recentemente questioni importanti – commenta Chiara Pazzaglia, presidente Acli –, come il fine vita e la Legge 194 sulla considerazione della vita nascente. Questo spesso provoca una divisione tra cattolici di sinistra e quelli di destra: i primi sembra abbiano a cuore solo la vita dei migranti; i secondi, invece, quelle nascenti. Ma non è così: per noi la vita è vita". A questo si affianca la richiesta, all’interno del documento, di un "serio impegno nella prevenzione della prostituzione nei Paesi di origine e di approdo, contrastando la domanda, anche prevenendo sanzioni per chi acquista prestazioni sessuali, senza nuocere chi è in prostituzione".

Ma questo è solo uno dei nove punti racchiusi nel manifesto, che come obiettivo primario ha quello di incentivare l’affluenza alle urne, perché "si prevede il 43% di astensione a queste elezioni – continua la presidente –. Questo è un momento cruciale per l’Europa: forse non ci rendiamo conto della gravità della situazione". I riflettori vanno sui giovani, che "hanno una rinnovata voglia di un impegno sociale, in parte anche politico, ma non si impegnano nei partiti – sottolinea Pazzaglia –. Per questo abbiamo avviato una campagna di comunicazione, coinvolgendo anche i fuori sede, che possono votare in città. Veniamo da un percorso di due anni di sensibilizzazione dei nostri ragazzi, tra circoli e territorio, perché manifestino questo loro diritto e dovere democratico andando alle urne".

Ma, ci tiene a sottolineare Pazzaglia, "non diamo indicazioni di voto. Ogni associazione ha la propria sensibilità e sceglierà chi votare". Nei prossimi giorni, poi, i gruppi sceglieranno alcuni candidati e candidate con cui affrontare i temi del manifesto. "Gli incontri, aperti a tutti, saranno bipartisan, a prescindere dallo schieramento politico – dice Pazzaglia –. Questo deve essere uno stimolo e punto di riferimento per chi si candida". Tra le novità, l’ecologia integrale, "una sollecitazione recente di Papa Francesco – conclude la presidente –, che in questa formula ha trovato una sintesi di quello che anche noi intendiamo per una perfetta armonia fra il creato, il sociale e gli aspetti legati alla povertà".

Mariateresa Mastromarino

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro