Leonardo da Vinci, l'assessore: "Show in piazza, un modello da imitare"

Matteo Lepore: "Una bellissima serata, può essere un’idea per Capodanno"

Una delle proiezioni sulla facciata di Palazzo Re Enzo

Una delle proiezioni sulla facciata di Palazzo Re Enzo

Bologna, 24 maggio 2019 - «Una bella serata, davvero. Il modo giusto per celebrare i 500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci». Matteo Lepore, assessore alla cultura del Comune, non ha dubbi: l’evento ‘Leonardo, il genio applicato’ – voluto e realizzato da da Qn-il Resto del Carlino e Speed, che grazie alla tecnologia videomapping ha proiettato su Palazzo Re Enzo (FOTO) i capolavori del genio di Vinci – può rappresentare un modello da replicare. Magari già «alla prossima festa di Capodanno in piazza».

Le proiezioni che hanno incantato il pubblico

C’è in programma l’utilizzo di questa tecnologia multimediale? «No, nulla è deciso. Per questo Capodanno abbiamo puntato sulla danza, la musica, il ballo. Dico solo che sarebbe interessante unire alle performance delle videoproiezioni. Vedremo se si riuscirà a studiare qualcosa. L’effetto, si è visto mercoledì sera con Leonardo, è molto suggestivo. E con il videomapping in 4D si possono creare spettacoli straordinari».

L’effetto è spettacolare. I bolognesi e i turisti hanno gradito. Piazza Nettuno era piena. «Il videomapping (VIDEO) è una scelta importante, perché si riesce, von un grande pubblico, a dare effetti emotivi molto belli, e allo stesso tempo a divulgare aspetti scientifici. Insomma, quella di QN e Carlino è stata la scelta giusta per celebrare i 500 anni dalla morte di Leonardo».

C’è una modernità in Leonardo? «Come ho detto l’altra sera, Omero avrebbe definito Leonardo uom di multiforme ingegno, come fece con Ulisse. È stato un genio in tanti campi: progettista, ingegnere, filosofo, artista, alchimista. Unico nel suo genere, ha rappresentato quello che oggi, cinque secoli dopo, chiamiamo il Made in Italy, in grado di fondere alla perfezione cultura umanistica e cultura scientifica».

Il Comune ha celebrato in qualche modo l’anniversario del genio toscano? «Abbiamo ospitato numerose iniziative su tematiche relative all’innovazione e alla tecnologia. Uno dei nostri obiettivi è infatti stimolare l’innovazione».

Con quali risultati? «Molto buoni, stando al Global Index, che misura le città più attrattive di investimenti nel mondo. Bologna è prima in Italia (in rapporto al numero di abitanti) per capacità di attrarre talenti e investimenti. Ed è la numero 46 nel mondo».

Un risultato sorprendente. «Non c’è dubbio che abbia sorpreso tanti. Ma non dimentichiamo che Bologna è prima in Italia per numero di brevetti. D’altra parte, con la sua prestigiosa università e il tessuto di aziende manifatturiere, sotto le Due Torri si uniscono e si fondo in modo armonico l’umanesimo e la tecnologia».

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