Leonardo Riberti morto al Maggiore di Bologna, spunta un video

La famiglia ne sta cercando un secondo: "Si vedono i suoi ultimi momenti". Ieri il funerale: "Non si è suicidato"

A sinistra, Leonardo Riberti. A destra, un momento del  funerale

A sinistra, Leonardo Riberti. A destra, un momento del funerale

Bologna, 15 luglio 2022 - C’è un filmato dove si vedrebbe Leonardo correre verso quella maledetta finestra. E ve ne sarebbe pure un secondo, forse girato da un palazzo vicino, che la famiglia del 21enne morto cadendo dal secondo piano del Maggiore tra il 21 e 22 giugno, sta cercando. "I responsabili della sua morte – scandisce papà Davide, avvocato civilista di Ferrara – non avranno tregua, perché ho intorno tanti amici e ho anche l’aiuto di Leonardo".

IL FUNERALE

Era il giorno dell’ultimo saluto, ieri, nella chiesa estense di San Benedetto. E per Leo, ragazzone di un metro e novanta, c’erano tutti: parenti, amici, compagni di scuola e del rugby. La cui morte oggi resta ancora avvolta nel mistero. Per l’ospedale fu "suicidio". Per la Procura, che con il pm Luca Venturi ha aperto un’inchiesta per omicidio colposo e abbandono di persone incapaci (Riberti era paziente psichiatrico), ancora un punto certo non c’è.

Restano i racconti dei testimoni di ben due ospedali: Cona, a Ferrara, e appunto il Maggiore. Nel primo era ricoverato in psichiatria, nel secondo arrivò la sera del 21 d’urgenza per essere operato dopo aver inghiottito una pedina.

"L’operazione andò bene – ricorda il padre –, mi chiamò il medico per dirmi che tutto era ok. Poi i buchi neri". Alle 2 una prima fuga del ragazzo dalla stanza, fermato all’ingresso del nosocomio. Un paio d’ore più tardi una seconda fuga, questa volta letale.

"Ciò che ci hanno raccontato – riprende Davide – è che nostro figlio è passato da una finestra aperta a vasistas ed è volato di sotto. Possibile per un ragazzo con il suo fisico? E perché non è stato protetto?". Il genitore è stato sentito dai Nas che nei prossimi giorni sentiranno anche la moglie. "Non crederò mai che tu ti sia suicidato – recita una lettera letta in chiesa dal padre ma scritta da un’amica – perché non hai mai cercato altro che la vita, anche nei momenti più bui".

"VERITÀ"

Tutte le sofferenze del 21enne non sono state nascoste nemmeno durante l’ultimo saluto, tutti i fantasmi interiori, le sue fragilità, i disagi. "Ma qui – riprende il papà avvocato – molte cose non tornano. Non abbiamo mai voluto gettare la croce contro nessuno, ciò che abbiamo chiesto fin dal primo giorno è verità e chiarezza".

Quella sottolineata anche dal sindaco di Ferrara, Alan Fabbri, presente al funerale: "La città ha perso un figlio. Serve la collaborazione di tutti per fare luce sui fatti".

FASCICOLO

Tanto arriverà dall’inchiesta, al momento senza indagati, arricchita anche da un video. Ci sono i risultati dell’autopsia disposta dagli uffici di via Garibaldi i quali parlerebbero di due fasi distinte della caduta: la prima "controllata", finita su una sorta di parapetto.

La seconda, terminata al suolo, "non volontaria", chiosa l’avvocato della famiglia, Fabio Anselmo, per la quale il corpo sembrerebbe confermare lesioni da ’avvitamento’, per l’estremo tentativo di aggrapparsi a qualcosa. "Cosa che ipotizzerebbe che la morte di Leonardo non è da considerarsi volontaria".

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro