REDAZIONE BOLOGNA

Letture e podcast per rilanciare le voci di chi ha visto la guerra

Ragazze e i ragazzi hanno preso parte alle celebrazioni istituzionali della Liberazione. "Ho voluto fortemente che su un palco tanto...

Ragazze e i ragazzi hanno preso parte alle celebrazioni istituzionali della Liberazione. "Ho voluto fortemente che su un palco tanto importante quanto quello su cui abbiamo celebrato l’80° anniversario della Liberazione salissero con me, con la Banda, con il coro e con le autorità militari, le ragazze e i ragazzi – racconta la sindaca di Budrio Debora Badiali –, noi abbiamo il dovere di trasmettere alle nuove generazioni la lotta contro il nazifascismo dei nostri genitori e dei nostri nonni, ma starà a loro mantenere viva questa memoria".

L’inziativa è la tappa di un percorso iniziato da più di due anni e che ha portato l’amministrazione comunale di Budrio a collaborare con le scuole del territorio in occasione delle celebrazioni del 25 aprile e su altri progetti dall’importante rilevanza impatto sociale. Non solo una giornata, ma un’intera serie di iniziative come la realizzazione durante l’anno di un podcast, presentato in piazza Filopanti, intitolato "Come foglie d’autunno – l’eccidio di Vigorso: la memoria non si ferma", reso possibile da un laboratorio composto da dieci incontri di formazione storica degli alunni affidata alla professoressa e storica Cinzia Venturoli e una formazione creativa e drammaturgica affidata alla dottoressa Antonella Bevilacqua.

"Questo progetto – spiega l’amministrazione – è nato dal desiderio di ricordare, di mantenere vivi nella memoria fatti di storia locale e per fare apprendere alle generazioni future con inalterato vigore ciò che è stato, ma soprattutto ciò che non dovrà più essere". Con l’inevitabile scomparsa dei testimoni diretti, le celebrazioni della Liberazione avrebbero potuto perdere di forza, ma non è accaduto perché quest’anno sul palco insieme alle autorità sono saliti gli studenti di tutti gli ordini di scuola, a mantenere vive storie di partigiani e le loro riflessioni sui valori della libertà e della partecipazione politica. Gli studenti della primaria hanno letto alcuni passi del libro "Stivali a Monte Sole" di Giulia Casarini mentre hanno concluso i giovani delle superiori con la lettura di tre lettere di condannati a morte, alle quali hanno fatto seguire le loro argomentazioni sull’impegno civile degli adolescenti di oggi.

z. p.