MONICA RASCHI
Cronaca

Liste d’attesa per esami e visite: "Azzerate entro la primavera. Gli accessi saranno più veloci"

Alessandra Tassoni, direttrice dell’unità operativa Governo percorsi specialistici dell’Ausl "Resta il problema delle prescrizioni: otto su dieci sono per persone che non ne hanno bisogno" .

Liste d’attesa per esami e visite: "Azzerate entro la primavera. Gli accessi saranno più veloci"

Liste d’attesa per esami e visite: "Azzerate entro la primavera. Gli accessi saranno più veloci"

Visita ginecologica, gastroenterologica, ortopedica, endocrinologica, ma anche ecografia dell’addome e tac del capo sono tra le prestazioni dell’Ausl di Bologna che registrano ancora tempi di attesa, quindi liste, più lunghe di quello che viene indicato dalle linee guida regionali.

Ma dall’Azienda sanitaria sottolineano che dalla primavera del prossimo anno le liste saranno azzerate. E che in tali liste, comunque, otto prestazioni su dieci potrebbero non essere prescritte. Oppure dovrebbero seguire un altro percorso, sul quale la stessa Azienda Usl sta già lavorando.

Il problema delle liste d’attesa e del suo aggiustamento è estremamente complesso, perché implica un diverso modo di concepire l’accesso, soprattutto per la diagnostica. Prova a spiegare la situazione Alessandra Tassoni, direttrice dell’Unità operativa complessa Governo dei percorsi specialistici dell’Ausl. L’endocrinologia è una delle visite che, secondo quanto riportato nel sito della Regione, nella settimana dal 23 al 29 ottobre, su 186 richieste, il tempo di attesa (che dovrebbe stare dentro i 30 giorni) è stato rispettato solo nel 53 per cento dei casi. La visita ginecologica dopo due settimane (dal 9 al 22 ottobre) in cui le attese sono state rispettate appena nel 43 e nel 52 per cento dei casi, nell’ultima settimana di ottobre sono riuscite a raggiungere il 75 per cento.

Anche la visita ortopedica non riesce a stare dentro ai tempi indicati, arrivando (sempre nell’ultima settimana di ottobre) all’84 per cento. In sofferenza ci sono anche l’ecografia dell’addome, la tac del capo, la visita otorinolaringoiatrica, la tac al torace e la mammografia.

"Inizio dalla mammografia perché è importante chiarire che in questo dato (nell’ultima settimana di ottobre i tempi sono stati rispettati solo nel 50 per cento dei casi), non ci sono gli esami dello screening, che seguono tutto un altro percorso: queste mammografie prescritte dal ginecologo o perché la donna le vuole fare – chiarisce Tassoni –. E noi stiamo ampliando le risposte a quei casi per i quali c’è anche solo un dubbio. Per quanto riguarda l’urologia siamo andati sotto ma di poco a fronte di un raddoppio delle richieste di visita. Per l’endocrinologia è innegabile la sofferenza ma perché è stata potenziata la diabetologia. Abbiamo privilegiato chi ha questa patologia ed essendo lo stesso medico che effettua le due visite è chiaro che un po’ di ritardo esiste". Ma c’è anche un problema di specialisti che sono sempre meno: "Nell’ortopedia aumentano le richieste di visite ma tanti, che sono anche chirurghi, sono andati nel privato – ammette la direttrice –. Quelli che ci sono lavorano moltissimo". Sulla gastroenterologia, una delle specialistiche in sofferenza strutturale, Tassoni spiega che l’Ausl sta ampliando il progetto Gastropac: "È già presente nei Distretti dell’Appennino e dell’area del Savena. Adesso intendiamo svilupparlo anche nella Pianura. Si tratta di fare un percorso con il medico di famiglia che prima di inviare il paziente alla visita, si mette in contatto con lo specialista, descrive i sintomi e insieme decidono cosa è meglio fare. Molto importante per l’appropriatezza delle richieste".

Quello dell’appropriatezza resta una questione ancora insoluta. "Tra visite e richieste di esami strumentali, secondo le nostre analisi – commenta Tassoni – in otto casi su dieci si tratta di persone che non hanno sintomi o non hanno un bisogno clinico. È vero che c’è la medicina difensiva degli specialisti ma il maggior numero di richieste viene effettuato dai medici di base". Tassoni rassicura poi sul miglioramento di altre prestazioni: "Il prossimo anno ci sarà un cambiamento nei percorsi di accesso alle visite ginecologiche ed implementeremo anche l’endocrinologia".

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