
Traffico in tilt in via Saragozza (foto d’archivio): a ottobre potrebbe scattare lo stop alle auto Euro 5, ma il governo valuta una proroga
Lo stop dei motori diesel Euro 5, sotto le Due Torri, riguarda circa 14.000 veicoli. Ma il Comune è pronto ad adeguarsi se il governo approverà la proroga annunciata, spostando di un anno in avanti il blocco previsto dal prossimo ottobre.
A dirlo è l’assessore alla Mobilità di Palazzo D’Accursio, Michele Campaniello, ieri mattina a margine di una conferenza stampa sul tram.
"Si tratta di una norma di carattere nazionale – sottolinea l’assessore – a cui dobbiamo attenerci e da cui non possiamo discostarci. Il governo ha fatto presente che sarebbe prevista una sospensiva per un anno, che però non è stata ancora tradotta in un assetto regolatorio. Attendiamo di capire cosa voglia fare l’esecutivo: se saremo costretti ad adeguarci, lo faremo".
Al momento, da parte di Palazzo D’Accursio, "non ci sono in piano incentivi" per la sostituzione delle auto. E difficilmente ci saranno. Il blocco degli Euro 5, sottolinea Campaniello, "solo per il Comune di Bologna impatterebbe su circa 14.000 auto. Quindi parliamo di un numero abbastanza significativo. Caricare su un ente locale il peso di un incentivo per la sostituzione di un’auto è francamente gravoso. Noi invece stiamo andando avanti con gli incentivi su ciclabilità e mobilità dolce, che è il nostro grande obiettivo. E la città ci sta venendo dietro: l’anno scorso abbiamo avuto +10% sull’utilizzo della bicicletta e +69% sul bike sharing. Credo che questa sia la direzione verso cui propendere", conferma l’assessore.