CronacaCovid Bologna, picco di contagi a fine mese. "Si potrà arrivare a duemila al giorno"

Covid Bologna, picco di contagi a fine mese. "Si potrà arrivare a duemila al giorno"

Le previsioni dell’Alma Mater, il coordinatore Lorenzo Chiari: "Speriamo che l’effetto delle terze dosi possa contenere l’aumento dei casi"

La campagna di vaccinazione anti Covid

La campagna di vaccinazione anti Covid

di Donatella

Barbetta

Il picco dei contagi slitta di alcuni giorni e da Natale si sposta verso fine mese. Ma quante saranno a Capodanno le persone infettate? "Purtroppo il numero di 2mila casi al giorno, che poteva sembrare sorprendente un mese fa è ancora attuale, anche se rappresenta quello che noi chiamiamo ’scenario di caso peggiore’ perché stiamo modellando il fenomeno come se l’effetto delle terze dosi fosse marginale", ammette Lorenzo Chiari, il bioingegnere coordinatore del gruppo Unibo che studia i dati Covid per presentare le previsioni alle Aziende sanitarie.

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RIFLETTORI ACCESI SU CAPODANNO

"Al momento siamo sui 300 nuovi casi al giorno in media, ma ci attendiamo aumenti significativi e si fa presto a raddoppiare in pochi giorni se la crescita diventa esponenziale. E anche se la campagna delle terze dosi sta prendendo piede – osserva il professore dell’Alma Mater –, tuttavia ci vorrà tempo per vederne gli effetti. E prevediamo che si sposterà in avanti di una decina di giorni anche il picco dei contagi, atteso a fine anno". Si alza l’allerta anche sugli ospedali. "I ricoveri sono stati sotto controllo per parecchio tempo – sottolinea Chiari –, ma adesso assistiamo al rialzo degli ingressi nelle strutture. Il trend si sta irrobustendo. Nelle degenze ordinarie per tutto novembre abbiamo assistito a 3,2 nuove ospedalizzazioni al giorno, circa 20 a settimana, adesso siamo passati quasi a un raddoppio con 5-6 nuovi ricoveri al giorno e 40-50 a settimana. Nelle terapie intensive i numeri sono più ridotti, tuttavia anche in questo caso i tassi di crescita stanno aumentando. Speriamo di contenere le presenze degli ospedalizzati con l’effetto delle terze dosi, di cui attendiamo dati più completi di quanti ne abbiamo ora, per evitare i numeri dello scorso marzo", conclude il docente.

TERZE DOSI: LA CORSA

Sono oltre 167mila le prenotazioni finora registrate. "Nel territorio di competenza dell’Azienda Usl di Bologna, alle 15.826 prenotazioni per terze dosi della settimana dal 15 al 21 novembre ne sono seguite ulteriori 103.280 in quella successiva", precisa la Regione, mentre Lorenzo Roti, il direttore sanitario dell’Azienda, aggiunge che "da lunedì se ne sono aggiunte altre 48mila, solo oggi (ieri, ndr) sono state 19mila, con un picco di circa 4mila tra i trentenni, ma molto bene sono andati anche i più giovani". Roti allarga lo sguardo alla platea senza appuntamento. "Le persone potenzialmente candidate alla prenotazione sono ancora 96mila tra quelle che a novembre hanno maturato il requisito dei cinque mesi di distanza dall’ultima dose. A dicembre se ne aggiungono altre 142mila. Tante? Ce la faremo – risponde – perché le scorte ci sono e con l’apertura della Fiera da venerdì e poi l’altro hub a Casalecchio arriveremo a somministrare 50mila dosi a settimana".

LA RICERCA DI PERSONALE

"Per le vaccinazioni puntiamo a coinvolgere anche gli studenti di Medicina, mentre per poter aprire altri letti Covid all’ospedale di Vergato, pensiamo di ricorrere alla disponibilità data dagli specializzandi della Scuola di specialità in Malattie infettive", aggiunge Roti.

I RICOVERI

Sono 228 i pazienti assistiti in tutta la rete ospedaliera. "Siamo in allerta, monitoriamo la situazione più volte al giorno e ora, grazie alla disponibilità di Villa Erbosa, abbiamo trasferito molti pazienti in bassa intensità, così al Maggiore abbiamo 58 posti occupati su un’offerta di 70 letti in degenza ordinaria".

LA LETTERA ALL’ AIOP

"L’Ausl ci ha scritto di tenere nelle nostre strutture i casi sporadici di pazienti positivi, ma per chi non ha un reparto Covid l’isolamento diventa complicato e rischioso. Attendiamo indicazioni più precise. Invece, se ci fosse la necessità di mettere a disposizione altri letti, valuteremo", spiega Averardo Orta, presidente provinciale Aiop. A distanza, Roti risponde che "se c’è la possibilità di gestire in aree separate i pazienti Covid, questi, analogamente a quanto avviene anche nelle Cra, possono restare nelle strutture, a meno che non ci sia la necessità di essere trasferiti in un ospedale per le condizioni cliniche meritevoli di più alta intensità di cure". LE SCUOLE

Le classi in quarantena sono salite a 33, e 16 si trovano nel distretto Pianura est, mentre le persone positive sono 488, di cui 420 studenti. I casi in quarantena 384.

IL BOLLETTINO

I contagi sono scesi a 244, con 226 sporadici e 18 inseriti in focolai, "scoppiati nella scuola e nelle famiglie", osserva Roti. Non ce l’ha fatta un 82enne.

 

 

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