GIORGIA DE CUPERTINIS
Cronaca

Luminarie di Dalla, la gara di beneficenza

Raccolti 122mila euro all’asta di Palazzo Re Enzo per i versi di via d’Azeglio. Lepore: "Un progetto entrato nell’animo dei bolognesi"

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di Giorgia De Cupertinis

"Chissà, chissà, domani… su che cosa metteremo le mani". In migliaia, tra bolognesi e turisti, hanno canticchiato lo stesso motivo lungo via d’Azeglio, con lo sguardo rivolto all’insù: le luminarie dedicate a Lucio Dalla e alla sua Futura hanno rapito l’attenzione, e il cuore, di chiunque ci si trovasse di fronte. Queste stesse parole rivestono ora un significato ancora più importante: con l’obiettivo di sostenere il nuovo progetto della Fondazione Sant’Orsola, le strofe luminose dedicate al cantautore bolognese – realizzate dall’artigiano Antonio Spiezia su un’idea di Tiziano Corbelli con la collaborazione del Maestro Pablo Echaurren – sono state battute all’asta, ieri sera, nell’evento di beneficenza a palazzo Re Enzo.

Con una mano tesa alla solidarietà, il Consorzio degli Esercenti di via D’Azeglio Pedonale, il Comune e la Fondazione Lucio Dalla, presieduta da Andrea Faccani, hanno accolto numerosi ospiti (tra cui il sindaco Matteo Lepore, il professor Antonio Monti, il direttore generale di Confcommercio Ascom Giancarlo Tonelli e il presidente di Bologna Welcome, Giovanni Trombetti) e un centinaio di partecipanti pronti ad aggiudicarsi le luminarie, per dare così un concreto contributo ai pazienti oncologici. Con il ricavato raccolto – 122mila euro – l’obiettivo sarà ora quello di donare loro non solo un reparto completamente ristrutturato, ma anche realizzare diversi spazi per le relazioni tra pazienti, famiglie e personale sanitario. Inoltre, le sapienti mani degli chef dell’Associazione Tour-tlen si sono messi all’opera, preparando per i presenti una cena tra le mura di una location suggestiva, quale il Salone del Podestà: per l’occasione, anche il versamento della quota di partecipazione è stato devoluto in beneficenza. Il lotto rappresentante la scritta "Ciao Lucio" è stato quello venduto al prezzo più alto: un collezionista privato ha versato 16mila euro.

"Il nostro appello è stato, anche quest’anno, ascoltato con entusiasmo. L’amore per Lucio e per la città rendono possibili eventi del genere: per noi rendere accogliente via d’Azeglio è molto importante, ma farlo con lo scopo di raccogliere fondi da donare al Sant’Orsola è come un abbraccio nel profondo dell’anima" ha sottolineato Simone Dionisi, presidente del Consorzio degli Esercenti di Via D’Azeglio Pedonale. A ringraziare i presenti all’evento, che ha visto anche il sostegno di Lavoropiù, anche il sindaco Lepore: "Alzando la mano e facendo un’offerta si dà speranza a una città: sappiamo come, in questi due anni, gli ospedali siano stati fondamentali. Questo è un progetto che è entrato da tre anni nell’animo dei bolognesi".