Bologna, botte e minacce di morte alla moglie per imporle il burqa

E' successo a Bentivoglio: indagato a piede libero un operaio 31enne pachistano con cittadinanza italiana. Per lui le accuse sono quelle di maltrattamenti e lesioni personali

Bentivoglio (Bologna), 23 novembre 2022 -  Botte e maltrattamenti anche psicologici sulla moglie per imporle il burqa. Per questo è stato iscritto nel registro degli indagati il pachistano 31enne con cittadinanza italiana con l'accusa di maltrattamenti e lesioni personali. E' successo a Bentivoglio dove la giovane moglie dell'uomo lo aveva raggiunto a fine giugno per un ricongiungimento familiare.

Donna velata con niqab
Donna velata con niqab

Da subito però lui avrebbe iniziato a maltrattarla sia fisicamente che psicologicamente con l'obbiettivo di farle indossare appunto il burqa, di impedirle di uscire di casa e di inibirle la frequentazione di una scuola italiana. Da qui le accuse nei confronti del giovane operaio difeso d'ufficio dall'avvocato Maria Teresa Bianco.

Secondo quanto finora contestato al 31enne, per indurre la moglie a vestire il burqa, al culmine di litigi sarebbe ricorso a più riprese a schiaffi, spinte e calci arrivando a insultarla, ma soprattutto a minacciarla sia di farle del male che di ammazzarla. In particolare l'11 agosto scorso - ultimo episodio contestato prima della denuncia - in seguito alla richiesta di lei di potere frequentare una scuola italiana, l'uomo avrebbe reagito scaraventandola con forza contro il muro e provocandole così lesioni sparse tra volto e arti per una prognosi iniziale di sette giorni. 

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