Marconi: "Un festival del musical per narrare ‘Il tempo delle donne’"

Il regista di ‘Bernarda Alba’, opera di Federico García Lorca, racconta il lavoro con gli allievi della Bernstein School

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Un ambiente chiuso, perfetta rappresentazione di una società nella quale il potere onnipresente della dittatura si riflette nei rapporti personali. È una trasfigurazione della vita privata negli che hanno preceduto il Franchismo, Bernarda Alba, l’opera di Federico García Lorca, dalla quale la Bernstein School of Musical Theater ha tratto l’omonimo musical che apre oggi (ore 21, repliche sino al 4 giugno) Il tempo delle donne, l’edizione 2022 di A Summer Music Festival nei suggestivi spazi della scuola in via Paolo Nanni Costa 126, esempio riuscito di recupero di un patrimonio molto vasto di archeologia industriale. Regia di Saverio Marconi. La rassegna prosegue il 9 giugno con Bring it On e il 30 giugno con Dogfight.

Marconi, il festival apre con un musical tutto al femminile?

"Il lavoro di Federico García Lorca del 1936, La casa di Bernarda Alba, che ha ispirato il nostro spettacolo è un omaggio claustrofobico a un universo dominato esclusivamente dalle donne. L’azione si svolge all’interno di una famiglia dove gli uomini sono assenti, alle prese con una inconfessabile, all’esterno, vena di follia. Una vedova, le sue figlie, l’anziana madre, che si illudono di avere creato un microcosmo del tutto autosufficiente. Ma talmente fragile, nel suo equilibrio, da essere sempre vicino al punto di rottura".

Nessun uomo in scena?

"Una presenza maschile, una sola, c’è, ma non ha identità, rappresenta la pulsione sessuale, il desiderio che le protagoniste, nella ricerca della loro solitudine, credono di aver messo alla porta per sempre. Ma non è così, e questa spinta naturale ritorna ossessiva e attraversa il palco, lasciando dietro di sé una scia di domande irrisolte".

Gli anni nei quali García Lorca scrisse Bernarda Alba erano quelli precedenti la dittatura Franchista.

"Sì e l’autore, fiero oppositore del regime, realizza un’opera che, con le voci e le azioni di queste donne sottomesse al volere e all’autorità della madre, riflette quello che stava per accadere nella sua Spagna. Per le nostre ragazze, tutte provenienti dai corsi della Bernstein School, è stato un affascinante viaggio nel tempo alla scoperta di un’epoca dove la condizione della donna era lo specchio di quella società malata".

Che ruolo ha la musica in Bernarda Alba?

"Siamo in Spagna, terra di forti passioni espresse. Abbiamo provato a utilizzare il suono per rievocare atmosfere, per sottolineare l’ascesa e la caduta di questo strano esperimento matriarcale, cercando di evitare l’effetto cartolina folkorico. Il flamenco, insomma, ovviamente c’è, ma pervaso da quella incombente follia che domina la mente delle nostre eroine".

Pierfrancesco Pacoda

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