CronacaMartin Scorsese a Bologna oggi: “Per tutta la vita ho desiderato essere un gangster”

Martin Scorsese a Bologna oggi: “Per tutta la vita ho desiderato essere un gangster”

Silenzio sacro nella sala dell’Arlecchino per l’incontro con il regista americano. Con lui un lungo viaggio nella storia del grande schermo. “I miei idoli? Frank Sinatra, Sammy Davis Jr, Peter Lawford”

Bologna, 3 giugno 2023 – C’è un ‘silenzio sacro’ in sala. I minuti che precedono l’entrata di Martin Scorsese in un cinema Arlecchino gremito, soprattutto di giovani, sono scanditi solo da qualche flash dei fotografi o dalla porta d’entrata degli ospiti, che ogni tanto si apre e allora tutti si girano, aspettando il maestro.

Martin Scorsese ha incontrato i suoi fan
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Poi finalmente eccolo arrivare, una standing ovation lo accoglie. Entra accanto al sindaco Matteo Lepore, al direttore della cineteca di Bologna, Gian Luca Farinelli e a Cecilia Cenciarelli, responsabile dell’area ricerca progetti e internazionali della cineteca.

Il regista italo-americano è ospite della Cineteca di Bologna in occasione della rassegna ‘Carta bianca a Martin Scorsese’, un percorso di abbinamenti di film dello stesso Scorsese a pellicole di altri registi, scelte da lui. Questa sera la proiezione del suo ‘Goodfellas – Quei bravi ragazzi’ era abbinata a quella di ‘Colpo grosso’, ovvero il primo ‘Ocean’s 11’, realizzato nel 1960 da Lewis Milestone.

E quando chiedono a Scorsese di motivare la scelta, lui risponde: “Per tutta la vita ho desiderato essere un gangster. Cresciuto a Little Italy, ho visto in ‘Colpo grosso’ l’olimpo di attori e uomini che vi hanno preso parte come un ‘esempio ideale’ da seguire. E io, poi, ho fatto ‘Goodfellas’. Ma i miei modelli erano loro – Frank Sinatra, Sammy Davis Jr, Peter Lawford –“. Un film, Goodfellas, che doveva “rendere glamour la figura gangster”, continua il regista. “Quello che il pubblico non si aspettava, è che in questo film ci sia anche molto humor - spiega -. Una caratteristica che fa parte di noi esseri umani e non potevo non inserire nel film, che fotografa soprattutto il lato antropologico dei personaggi”.

C’è poi una scena in cui compare anche la mamma del cineasta statunitense, Catherine Scorsese. Nel film veste i panni della madre di Tommy DeVito (Joe Pesci). Tommy porta i compagni Henry Hill (Ray Liotta) e Jimmy Conway (Robert De Niro) a casa sua per prendere una pala da usare per seppellire un cadavere, ma i tre si imbattono nella madre di Tommy. “Una scena che mia mamma ha improvvisato per tutto il tempo - rivela Scorsese - assieme a Joe Pesci e Bobby (Robert, ndr) De Niro e Ray Liotta”.

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