
Veronica Amado Alvarez nella sua lavanderia di viale Vicini
Bologna, 19 novembre 2024 – “Ha atteso che gli altri clienti uscissero per entrare. E quando siamo rimasti soli mi ha molestata, iniziando a toccarsi le parti intime”. È ancora sconvolta Veronica Amado Alvarez, titolare di una lavanderia a gettoni all’angolo tra viale Vicini e via Andrea Costa. L’altra mattina, la donna era andata nel negozio per sistemare delle cose e cambiare le monete, quando un uomo “che non era un cliente”, come spiega, ha tentato un approccio sessuale con lei, andandosene solo dopo che il marito di lei, che aveva visto la scena dalle telecamere di sorveglianza, gli ha urlato dal microfono che stava per arrivare la polizia.
“Erano le 8,30 di domenica mattina – racconta Veronica –. Avevo da fare alcune cose in negozio, dove solitamente non ci siamo, essendo una lavanderia ‘self service’. In giro c’era pochissima gente, ma quando sono arrivata nel locale c’erano dei clienti abituali, che ho salutato. Sono uscita a buttare i rifiuti e quando sono tornata i clienti non c’erano più, ma era entrata questa persona”.
L’uomo si è subito avvicinato a Veronica: “Si è tolto il cappotto, che ha appoggiato sul tavolo. In un primo momento ho pensato fosse entrato per rubare e così mi sono infilata subito in tasca le chiavi e il borsello. Invece lui mi ha detto ‘I love you’. Credevo di non aver capito, lo speravo almeno. Così gli ho chiesto, sia in italiano che in inglese, se avesse bisogno di aiuto. E lui, invece, dopo avermi detto in inglese ‘Stiamo insieme’ si è infilato le mani nei pantaloni e ha iniziato a toccarsi”.
La donna è rimasta impietrita: “Ero molto spaventata, ero sola e in giro non c’era un’anima, malgrado fosse giorno – dice ancora Veronica –. Mio marito, però, ha visto dalle telecamere quello che stava accadendo: noi, non essendo in presenza nel negozio, abbiamo un sistema che ci avvisa ogni volta che entra qualcuno, inviando notifiche al cellulare. Così ha visto quando è entrato quest’uomo ‘sospetto’ e, per fortuna, è rimasto collegato. E ha urlato dai microfoni di lasciarmi in pace e che stava per arrivare la polizia. A quel punto l’uomo, forse pensando che mio marito fosse di sopra, è andato via”.
La vicenda ha scosso la negoziante: “Sto valutando se andare a fare denuncia – dice –, ma sicuramente è stata una cosa molto brutta. Anche perché io ho una bambina, a volte la porto con me... Adesso non sono più sicura”. L’episodio è conseguenza “del costante aumento del degrado e dell’insicurezza in questa zona – conclude la donna –. In questi anni abbiamo subìto diversi furti, anche con danni notevoli. Una cosa così non era mai accaduta però. E adesso ho paura”.