Bologna, 8 maggio 2020 – Sarà l’effetto quarantena, ma da settimane, ormai, M. E., marocchino di 32 anni, è diventato l’incubo dei residenti del Treno alla Barca. Risse, schiamazzi, molestie e liti: nelle ultime settimane, una decina di situazioni che hanno visto l’intervento della polizia hanno visto protagonista il giovane straniero. Che, alla fine, ieri sera, è stato arrestato.
Le volanti del commissariato Santa Viola sono state chiamate intorno alle 19,30 in piazza Giovanni XXIII, perché il nordafricano, completamente ubriaco, stava discutendo animatamente con un residente della zona. E, quando ha visto avvicinarsi i poliziotti, invece di calmarsi, ha smesso di molestare l’altro e aggredito anche loro, provocando a un agente un trauma a spalla, a polso e ginocchio per sette giorni di prognosi. Per placarlo è dovuta intervenire un’altra pattuglia e alla fine M.E. è stato arrestato per resistenza e lesioni finalizzate alla resistenza. Stamattina, in videoconferenza per la direttissima, l’avvocato ha chiesto i termini a difesa e, in attesa del giudizio, è stato disposto per lui l’obbligo di firma.
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